Fabrizio Carcano
“Quando perdi così non puoi arrabbiarti. Ma sono tre punti persi, non un punto perso…”
Gian Piero Gasperini a fine gara sorride. Sincero.
Il risultato negativo, il 3-1 subito dalla Juventus, non cancella la soddisfazione per la grande prova offerta dall’Atalanta per settanta minuti.
“In cui abbiamo dominato, perché non ricordo una partita così in questi tre anni. Per settanta minuti siamo stati superiori alla Juventus su tutto. Poi è arrivato quel gol di Higuain, con una serie di rimpalli, che è il simbolo della giornata, perché quella rete ha rianimato una Juventus che era abbastanza alle corde e da quel momento hanno preso fiducia e la qualità dei loro attaccanti ha fatto la differenza”, è l’analisi onesta del tecnico atalantino.
Che tiene a sottolineare il valore della prestazione della sua Dea.
“Il risultato non rispecchia la prestazione, ma appunto dico che va bene così per la prova offerta. Abbiamo dominato a lungo la partita, poche volte in questi tre anni abbiamo giocato così bene, ma le gare durano novanta minuti. Le assenze? Chi ha giocato ha fatto bene, tutti hanno fatto una grande partita, senza far rimpiangere gli assenti. Barrow? Il rigore sbagliato ha pesato, ma ha fatto la sua gara e ha fatto un cross determinante, poi era stanco e avevo la carta Muriel da giocarmi…”
Inevitabile una riflessione sulle decisioni arbitrali.
“L’arbitro Rocchi ha preso le sue decisioni ma sui falli di mano non c’è uniformità. È un discorso che vale per tutti. Il regolamento è chiaro, ma l’interpretazione genera confusione per gli arbitri, per i giocatori, per il pubblico che non capisce. Per esempio mi sembrava più rigore quello che non ci hanno dato nella ripresa rispetto a quello che ci hanno assegnato. Per questo dico che serve uniformità, altrimenti così non va bene…”