di Evro Carosi
E’ quasi Natale. Oggi voglio mandare i miei auguri a tutti quelli che mi vengono in mente.
Faccio gli auguri al nostro Papa, una delle rarissime persone multifunzione, capace allo stesso tempo di predicare bene e razzolare meglio. Quando facciamo qualcosa per gli altri, ci fa sentire meno imbecilli. Grazie e tanti auguri Francesco!
Vorrei fare gli auguri a Fidel Castro. La sua piccola repubblica comunista dura da più di cinquant’anni, un motivo ci sarà pure.
Auguri anche a quell’assessore che pare abbia messo sotto, nel senso contrattuale del termine, la sua segretaria. Noi eravamo ingenuamente rimasti ai politici corrotti, lui invece, fosse dimostrata l’esistenza di quella “scrittura privata”, avrebbe abbattuto ogni barriera morale, provando che un politico può essere bestia ed ignorante fino ad un livello inimmaginabile prima. La ricerca scientifica potrebbe essergliene per sempre grata.
A tutti quelli che godono speculando auguro una pronta guarigione.
Auguri a Gino Strada, che, a ragione, vorrebbe evitare le guerre attraverso la prevenzione.
Ciao Nelson! Un giorno la parola “razza” sarà cancellata dai vocabolari. Ne sono sicuro.
Ciao a Enzo Jannacci e al suo amore verso la gente che ci ha raccontato.
Auguri a tutti gli innamorati e anche a quelli che non lo sono più.
Auguri a tutte le principesse e a tutti gli uomini che sanno essere i loro principi.
Auguri anche a tutti i bambini e a tutti quelli che lavorano per lasciare loro un mondo migliore.
Auguri a tutti i sognatori, ma niente regali. La natura con voi è già stata fin troppo generosa.
E per la paura di aver dimenticato qualcuno, concludo augurando BUON NATALE a tutti!