Se vi avessero detto che l’Atalanta un giorno avrebbe disputato la massima competizione europea ci avreste creduto? Io sinceramente sì. Un altro tifoso forse avrebbe annuito, ma consapevole che il suo assenso sarebbe stato probabilmente un altro dei suoi sogni utopistici e irrealizzabili. Come quelli che fai da ragazzo giocando alla PlayStation con gli amici: “Oggi giochiamo Atalanta-Manchester City. Vuoi vedere che gol ti faccio con Tiribocchi? Con Raimondi ti salto mezza squadra e la piazzo nel sette”. Tutto questo ad oggi non esiste più. Non esiste più da quando è arrivato un Signore, maestro di calcio, il Vate. Mister Gasperini, l’uomo mandato dalla Dea. L’uomo che non scende a compromessi. Mai e con nessuno. Dentro Petagna, Caldara, Conti e Spinazzola. Il primo a cadere è stato il Napoli. Nella conclusione di Petagna tutta Bergamo si è scossa, si è tolta di dosso anni di torpore. Serie C, Serie B, retrocessioni, contestazioni, giocatori svenduti. È bastata una semplice cosa per creare un “mostro” assetato di vittorie e di bel calcio: è bastato il coraggio. Montecarlo 29 agosto 2019 Wesley Sneijder sorride mentre apre il bussolotto e mostra al mondo 111 anni di storia per la prima nel palcoscenico dei grandi, anzi grandissimi. Atalanta Bergamasca Calcio, oppure Mattia, Marcello, Vittorio, Giorgio, Rossana, Luigi, Riccardo: tutta Bergamo, tutti noi. Guardaci Champions League siamo arrivati. È stata una lunga corsa, polverosa e assai faticosa. Ma ci siamo lustrati il vestito, la casacca nerazzurra brilla sotto la luce dei riflettori. Ora parlano di noi nei notiziari, nelle analisi sportive e persino nei telegiornali nazionali. Prima per loro non esistevamo, eravamo una squadretta provinciale. Ora in Europa ci considerano. Goodison Park sta ancora ballando sotto i cori della movida bergamasca. A Dortmund ricordano il nostro grido: “Canta con noi pubblico”. Cantate, cantate siamo arrivati. Siamo nati dalla polvere, abbiamo dato linfa alle grandi squadre con i nostri talenti, ma ora siamo noi a farvi capire il significato della parola Calcio. Non scordiamo però le nostre origini. Davide ha battuto Golia con una fionda. Atalanta mantieni la tua mentalità di chi è partito dal basso e sbrana i tuoi avversari senza pietà con la fame di chi vuole tutto e subito. Tutto e subito. Troppi gli anni del fango, troppe le risatine di scherno alle tue spalle e troppo poca la considerazione della tua magnificenza dell’essere la più bella piccola realtà. Corri magica Dea senza paura dei signori d’Europa, corri e non voltarti: fagli mangiare la polvere. Lotta sospinta da una città intera, da persone che vivono per seguirti e che rinunciano alle ferie per abbonarsi e vivere la tua storia qualunque essa sia. Non farti intimorire da nessuno. Insieme abbiamo zittito il muro giallo di Dortmund, il Parc Olympique Lyonnais che non conosceva il nome del tuo capitano. I grandi si inchinano di fronte alla tua purezza. Ammaliali tutti magica Dea, stupisci il mondo, siediti sul trono e impera la tua voglia di rivalsa. Per Bergamo, per la tua gente, per la tua storia: signore e signori benvenuti questa è la UEFA Champions League e noi siamo l’Atalanta.
Mattia Maraglio