Contro la Spal l’ha decisa Luis Muriel. Contro il Torino a Parma, invece, non è bastato Duvan Zapata, l’altro doppiettista di questo scorcio di campionato in chiaroscuro per l’Atalanta. El Ronaldito, in attesa di rientrare (probabilmente giovedì) dagli impegni in nazionale, ci ha aggiunto le due perle (la prima su rigore, decretato per un calcio al petto di Alex Sandro) nel 2-2 del 7 settembre in notturna a Miami contro il Brasile, cui ha contribuito anche il Ternero con l’assist per il provvisorio vantaggio in rimonta.
Lecito chiedersi se anche domenica a Marassi al cospetto del Genoa, nella partita del cuore del tecnico Gian Piero Gasperini, ci troveremo di fronte una squadra nerazzurra made in Colombia per la terza volta su tre dallo start stagionale. Fusi orari e ritorno ritardato rispetto agli altri nazionali non depongono certamente a favore del tour de force per la coppia sudamericana dell’attacco, costretta agli straordinari dal solito calendario internazionale cervellotico che mercoledì prossimo vedrà l’esordio assoluto in Champions a Zagabria per i colori della Bergamo del pallone.
Non che il ct dei Cafeteros, Carlos Queiroz, abbia esattamente strapazzato le due bocche da fuoco atalantine. Se nel 2-2 di Miami Muriel è rimasto in campo per 68 minuti e Duvan 83, nello 0-0 di Tampa di stanotte col Venezuela sono stati utilizzati entrambi da cambi in corsa, subentrati rispettivamente a Berrio e Borré (i loro sostituti della partita precedente) al giro di lancetta numero 71. Due buoni test, non massacranti, in vista della ripresa del campionato. Ma c’è la regina delle coppe e le energie vanno centellinate. Chi dei due partirà dalla panchina al “Ferraris”?
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