Ufficializzate le tre wild card FIT per la quattordicesima edizione del Trofeo Faip-Perrel. In campo il meglio del nostro vivaio, tre ragazzi che sommano 50 anni di età: la stellina Lorenzo Musetti (tra i volti più noti del momento), Giulio Zeppieri e l’altoatesino Yannik Sinner.
50 anni in tre, e tanto basta per rimanere impressionati. Lorenzo Musetti, Giulio Zeppieri e Yannik Sinner non hanno gli obiettivi rivoluzionari di Giuseppe Mazzini, ma vederli uno accanto all’altro accende la suggestione: sta arrivando la Giovine Italia del tennis. Niente insurrezioni, ma soltanto la voglia di scalare rapidamente la classifica ATP, missione ancora più complicata dopo la netta separazione tra i tornei Challenger e quelli ITF (questi ultimi non valgono quasi più per il ranking mondiale). E allora il Trofeo Faip-Perrel di Bergamo (Greenset, 46.000€) rappresenta una grande occasione per raccogliere punti importanti. Lo sa bene la Federazione Italiana Tennis, che ha destinato ai tre azzurrini gli inviti di propria pertinenza. Musetti, Zeppieri e Sinner vanno a integrare un campo di partecipazione già molto competitivo: incuriosisce la loro giovane età, che li rende simboli di un ricambio generazionale non così distante. Fabio Fognini e Andreas Seppi hanno abbondantemente scavallato i trent’anni di età, mentre il 2019 ci dirà quanto Marco Cecchinato potrà resistere ad altissimi livelli. Per questo c’è bisogno di forze fresche per affiancare Matteo Berrettini (campione in carica del Trofeo Faip-Perrel) e tutti gli altri Under 25 in ascesa: alcuni di loro (Baldi, Quinzi e Napolitano su tutti) saranno in gara al Pala Agnelli. Le forze fresche arrivano da Carrara, da Latina e da San Candido (minuscolo paese di 3.000 anime a due passi dal confine con l’Austria). Il più giovane è anche il più popolare: meno di due settimane fa, Lorenzo Musetti vinceva l’Australian Open Junior e conquistava una popolarità infinita, fatta di apparizioni in TV e interviste su testate prestigiose. Destinato a diventare numero 1 junior, il carrarino ha però altri obiettivi: costruirsi le prime esperienze nel circuito. E Bergamo segnerà il suo esordio nel circuito Challenger. La notizia del suo arrivo ha già creato un certo scalpore in città, simile a quello provato cinque anni fa quando arrivò Gianluigi Quinzi, reduce dal successo a Wimbledon. Il match di “GQ” riempì all’inverosimile il palazzetto in un banale martedì sera, e c’è da credere che i bergamaschi (fini conoscitori del tennis) faranno altrettanto per l’allievo di Simone Tartarini, idee chiare e un tennis che conquista. Sono meno noti Zeppieri e Sinner, ma paradossalmente gli stanno avanti tra i professionisti. Giulio Zeppieri è nato il 7 dicembre 2001 e, oltre ad essere buon amico di Zeppieri, ha condiviso con lui buona parte dell’avventura australiana. Si sono affrontati in una semifinale-derby (vinta 6-2 6-4 da Musetti) e sono giunti in semifinale in doppio. Mancino, dotato di un tennis più costruito ma già formato, il ragazzo allenato da Piero Melaranci ha già annusato il professionismo, peraltro con discreti risultati. Lo scorso anno giunse in semifinale al torneo Futures di Gaeta. Da allora è migliorato costantemente e c’è attesa per verificare il suo impatto con il mondo Challenger. Anche nel suo caso, infatti, Bergamo rappresenterà l’esordio in un torneo di categoria. Lo conoscono in pochi, ma per adesso Yannik Sinner sta davanti a tutti. L’ultima classifica ATP lo colloca in un’interessante 535esima posizione, frutto di una scelta effettuata lo scorso anno: dopo il Trofeo Bonfiglio (in cui giunse nei quarti) ha detto addio al circuito giovanile e si è tuffato nel professionismo. Ha giocato un finale Futures e ha messo il naso nel circuito Challenger, vincendo la sua prima partita a Ortisei, evento che si gioca in condizioni tecniche simili a quelle di Bergamo. Altoatesino come Andreas Seppi (unico giocatore ad aver vinto due volte il Trofeo Faip-Perrel), Sinner lo ricorda nell’ordine e nell’impegno che mette in tutto quello che fa, anche se ha abbandonato l’Alto Adige molto prima di quanto non avesse fatto Seppi. Attualmente fa base a Bordighera, presso il Piatti Tennis Center, ed è seguito dal giovane coach Andrea Volpini. Le aspettative sono alte e Bergamo sarà un test molto, molto importante. Comunicati i tre inviti della FIT, ne restano due in mano agli organizzatori: c’è la speranza di portare in città qualche nome di rilievo che possa arricchire un parco giocatori già molto soddisfacente. L’appuntamento è per la settimana dal 18 al 24 febbraio, con lo storico Pala Agnelli e il Palazzetto dello Sport di Alzano Lombardo come campi principali.