Il bilancio è di due feriti lievi. Questo l’epilogo di un tardo pomeriggio di scontri tra ultrà e forze dell’ordine dopo la partita tra Atalanta e Roma. Se infatti il piano anti-sommossa della Questura aveva funzionato alla perfezione fino al triplice fischio finale grazie al dispiego di più di 500 agenti tra poliziotti, carabinieri e finanzieri, la situazione è precipitata dopo il 90’. Poco prima delle 18, infatti, una cinquantina di tifosi atalantini ha fatto esplodere alcune bombe carta lungo viale Giulio Cesare e nella zona del Lazzaretto. A quel punto, il secondo blocco degli ultrà romanisti, il primo era già partito scortato dalle forze dell’ordine all’imbocco dell’autostrada e alla stazione dei treni, ha reagito ai bergamaschi, tentando di forzare il cordone di sicurezza con lanci di bottiglie, aste di bandiere e petardi. Gli agenti hanno riposto con alcuni lacrimogeni per far indietreggiare i giallorossi. I tifosi atalantini si sono avvicinati alla Curva Sud nel tentativo di entrare in contatto con i supporter romanisti, ma polizia e carabinieri li hanno fronteggiati sparando lacrimogeni. Sono volati sassi e altri oggetti. La tensione è stata molto alta con un centinaio di ultras nerazzurri che hanno cercato il contatto prima su via Giulio Cesare e poi su via Marzabotto, con il risultato di due steward feriti lievemente.
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