“150 milioni di fatturato e 27 di ricavi nell’ultimo bilancio sono frutto della programmazione e di un allenatore che ha saputo rischiare gettando nella mischia molti ragazzi”.
L’elogio di Gian Piero Gasperini, direttamente dalla viva voce del suo presidente, intervenuto al convegno “Il modello Atalanta e il futuro del calcio-business” nella sede di Bergamo di Confindustria nell’ambito di Festival Città Impresa. “Il Gasp ci ha fatto capire da subito che se doveva rischiare tanto valeva farlo valorizzando i giovani a disposizione – è il pensiero di Antonio Percassi -. Il prossimo bilancio sarà comunque ottimo, proseguendo in Europa League sarebbe stato straordinario. Ormai in Europa siamo diventati simpatici, ovunque ci riconoscono come la provinciale che ha saputo farsi strada partendo dal basso. Peccato essere usciti per un rigore, meglio non ripensarci…”.
MODELLO ZINGONIA. “A Zingonia abbiamo otto campi e stiamo investendo sul settore giovanile. Dalle partite allo stadio ricaviamo 3-4 milioni all’anno, una cifra da singolo derby di Milano o Roma”.
RIMPIANTO EUROPA. “Pensavamo di non fare i preliminari e questo ha scombussolato la preparazione estiva. Ma il ritorno d’immagine dell’avventura e mezza in coppa c’è stato eccome. Le grandi aziende del territorio come Radici e Gewiss si sono avvicinate e sono nostri sponsor: sono i risultati fuori dal campo che per una realtà come la nostra contano”.
LA GOVERNANCE. “La Lega serie A ha solo tre rappresentanti nel consiglio federale, la Lega Nazionale Dilettanti il doppio: mi pare assurdo, c’è ancora qualcosa da cambiare”.
LO STADIO… “Attendiamo i permessi entro fine anno, a fine campionato si rifarà la Curva Nord, quindi la Sud e il terzo anno la gradinata. Avere un impianto di proprietà significa avere le famiglie a vedere il calcio e poter consentire loro di arrivare prima, magari mangiarci, viverlo e passarci la domenica”.
…E LO STORE. “Commercialmente uno store da cento metri quadrati non ti risolve la questione. Ne serve uno grande, ne servono di più. Noi nel nostro piccolo agiremo in tal senso. I margini di crescita ci sono: prendiamo a esempio il gruppo Suning a cui abbiamo fatto visita l’anno scorso in Cina: sono una potenza pronta a investire capitali, non possono fare che bene al nostro calcio”.
IL CALCIOMERCATO. Il vertice societario si è soffermato anche sulle dichiarazioni sul “mercato triste” del Gasp prima dell’inizio del campionato (il 14 agosto): “Gli ho detto: mister, quello triste sono io che spendo. Abbiamo preso giocatori di alto livello, che magari devono ancora adattarsi o ingranare, in ruoli chiave”.
LA DEA E LA LEGA. Marco Brunelli, amministratore delegato della Lega calcio Serie A, ha steso un tappeto rosso ai piedi della regina delle provinciali: “La peculiarità dell’Atalanta è la dimostrazione che attraverso programmazione, investimenti e stabilità economica si possono raggiungere risultati di rilievo. Il calcio italiano è fatto storicamente di particolarismi e rivalità di campanile: la Lega si è data una nuova governance e nuove linee guida per promuovere e sostenere l’intero movimento in uno scenario globale, come la Liga spagnola che ha uffici in tutto il momdo. Stiamo lavorando per migliorare un prodotto in gran parte immateriale, basato sulla passione popolare”.