giampierofabianobspAlbano Sant’Alessandro

– Dalla Brianza al Brasile, la strada è breve. O almeno così sembrerebbe vedendo la storia di Giampiero Fabiani (il primo da sinistra nella foto), maestro di tennis che nel dicembre del 2011 ha abbandonato Bellusco (dove gestiva una sede della Fabiani Tennischool), partendo con moglie e figlia alla volta della nazione carioca. Più precisamente di Fortaleza, luogo incantevole dal clima sempre accogliente, situato nel Nord-Est del Paese e bagnato dall’Oceano Atlantico. Un cambio radicale, dettato dalla voglia di mettersi in gioco ed esplorare nuovi luoghi e nuove culture, che non ha affatto deluso le attese. “Ovviamente prima di partire – spiega la sorella Cinzia, responsabile delle due sedi bergamasche della scuola – Giampiero ha studiato bene la situazione, scegliendo una nazione in forte crescita dal punto di vista sportivo, dove ci fossero le condizioni favorevoli per poter lavorare come si deve”. Al suo arrivo ha trovato grandissimo entusiasmo nei confronti del tennis e tanta voglia di imparare, iniziando subito a portare allegria e professionalità a gruppi di ragazzi desiderosi di fare, ma non molto organizzati. E in poco tempo, complice la scarsa presenza di maestri di tennis, è diventato una vera e propria guida per tutti i praticanti del posto. Ora, a circa un anno e mezzo di distanza, gestisce la scuola tennis in un club di Fortaleza, oltre a lavorare anche all’Aquaville, celebre villaggio turistico della zona. “E la situazione è in continuo miglioramento. Ci sono sempre più allievi e in tanti stanno iniziando a giocare tornei, togliendosi le prime soddisfazioni”.
Una passione tale che ha risvegliato anche in Giampiero la voglia di scendere in campo nelle competizioni ufficiali, in cui si è subito messo in evidenza. Ha vinto a mani basse il Rabelo-Brastemp Open, torneo di seconda categoria che l’ha visto battere in fila John Lenon Cruz, brasiliano molto promettente capace pochi giorni prima di imporsi addirittura fra i prima categoria. E poi (sempre sulla terra rossa di Fortaleza) ha raggiunto la finale fra gli over 40 nel Supertenis Open dell’Academia Cearense de Tenis, arrendendosi solo al tie-break del terzo set a Newton Viana. Tuttavia, il suo obiettivo primario rimane l’insegnamento, impreziosito da allenamenti personalizzati, stage per turisti e anche numerosi tornei interni. Alcuni dei quali con in palio dei trofei provenienti dall’Italia, e con la possibilità per i vincitori di partecipare ai tornei della Federazione, per migliorare così il proprio ranking nazionale. “Mi piacerebbe organizzare degli stage per portare in Brasile alcuni membri delle nostre scuole orobiche – prosegue Cinzia Fabiani – ma purtroppo i costi di viaggio sono troppo alti. Il sogno, invece, è quello di presentare il tennis negli istituti scolastici della città. Ho avuto numerose esperienze in Bergamasca e mi piacerebbe ripeterle in Brasile. Per questo stiamo cercando di prendere contatti con alcuni collegi della zona, dove portare dei corsi per far provare racchette e palline ai ragazzi”. Il metodo italiano, grazie ai Fabiani, può fare scuola nel mondo.