di Michael Di Chiaro

Ospite della trasmissione TuttoAtalanta, il presidente Antonio Percassi ha commentato questo scoppiettante avvio di stagione dell’Atalanta, vittoriosa all’esordio in campionato e fino ad ora rullo compressore nei preliminari di Europa League: “Grande partenza – esordisce il Pres – erano dieci anni che non portavamo a casa i tre punti al debutto, e farlo in questo modo, con una grande goleada, è sicuramente di buon auspicio per il futuro”. I nerazzurri stanno confermando sul campo l’ottimo lavoro svolto durante la fase di preparazione estiva. Lavoro che procede a braccetto con lo straordinario operato della società, protagonista assoluta sul mercato grazie a colpi di altissimo profilo come Zapata, Pasalic e Rigoni. Quella che si è appena conclusa è stata la sessione di mercato della maturità, quella dell’asticella spostata verso l’alto: “vedere l’Atalanta sedersi al tavolo con club del calibro di Chelsea e Zenit testimonia il nostro grande percorso di crescita. Nella fattispecie, devo ringraziare mio figlio Luca che ha giocato un ruolo determinante nella trattativa che ha permesso a Pasalic di vestirsi di nerazzurro. Rigoni? Abbiamo fiutato il colpo e abbiamo chiuso in tempi brevissimi, grazie all’ottimo lavoro di Sartori che lo stava osservando da parecchio tempo. Il ragazzo ha parlato con Denis per avere informazioni su di noi e lo stesso Denis ci ha rassicurato sulle qualità di questo giocatore. Sono davvero soddisfatto di questo mercato che reputo di grandissimo livello.” Tra i “vecchi” parole al miele nei confronti di chi come Hans Hateboer sta vivendo un momento di grande brillantezza: “L’ho visto in forte crescita. Ha già realizzato due gol in questo inizio stagione e sono convinto che se continuerà così potrà diventare uno degli esterni più efficaci del campionato.” Sul caso Cornelius, Percassi getta acqua sul fuoco: “Non teniamo nessuno in ostaggio. C’è la possibilità  che possa andare all’estero, ma in questo momento rimane un giocatore dell’Atalanta e spero che già da giovedì possa dare una mano come ha fatto contro l’Hapoel.” Si inizia, invece, ad intravedere la luce in fondo al tunnel per quanto riguarda Ilicic: “questa infezione ai denti si è rivelata più complicata del previsto. Oggi è stato dimesso dopo dieci giorni di ricovero e credo che ci vorrà un mese per vederlo a pieno regime.” Il modello Atalanta è ormai diventato un riferimento per tanti club, in Europa e nel mondo. La voglia di continuare a crescere, imparando dai più grandi è sintomatico di una società che non vuole porsi limiti: “domani sarò di persona a visitare le strutture del Paris Saint-Germain. Per confermarci a grandi livelli bisogna imparare da queste superpotenze per cercare di carpirne più segreti possibili.” Se si pensa alla crescita della Dea, non si può non menzionare il progetto legato ai lavori di ristrutturazione dello stadio: “Speriamo di partire con i lavori al termine del campionato. 18.000 persone al 20 di agosto? Un risultato incredibile. La speranza e l’obbiettivo è quello di regalare al nostro pubblico uno stadio da 23/24.000 posti, in modo da allinearci al trend di molte squadre europee che già vantano un impianto di proprietà.” Step by step, questa Atalanta non vuole smettere di crescere.