a cura di Michael Di Chiaro 

Ritorno in paradiso. Dopo l’esordio assoluto risalente alla stagione 2015-2016, il Frosinone torna a calcare il palcoscenico della massima serie del calcio italiano. I ciociari approdano nuovamente alla Serie A dopo un’emozionante stagione 2017-2018, chiusa al terzo posto nel campionato di Serie B, diventato poi premessa per il grande trionfo ai Playoff: doppio pari in semifinale con il Cittadella e successo (tra mille polemiche) nell’atto finale contro il Palermo. Il ritorno frusinate ai vertici del calcio italiano è stato impreziosito dalla cornice del “Benito Stirpe”, stadio di proprietà inaugurato poco meno di un anno fa e intitolato alla memoria del padre dell’attuale presidente, Maurizio Stirpe. Si tratta del terzo club italiano, dopo Juventus e Udinese, capace di dotarsi di un impianto tutto suo. Nel fortino di casa, il Frosinone vi ha già costruito una promozione e cercherà di mettere in cascina tutto il fieno necessario per centrare il target stagionale: la salvezza.  

Il tecnico – Le novità non finiscono qui. Una delle più liete è rappresentata dalla figura di Moreno Longo. Tecnico giovane ed emergente, nonchè ex calciatore che, tra le altre, ha vestito le maglie di Torino, Chievo Verona e Cagliari, prima di intraprendere la carriera da allenatore proprio nel settore giovanile del club granata. L’esordio tra i professionisti avviene nella stagione 2016-2017, alla guida della Pro Vercelli, condotta verso una tranquilla salvezza. Soltanto un anno dopo, l’asticella si alza in maniera vertiginosa con la promozione in Serie A conquistata al primo colpo sulla panchina del Frosinone. Un fenomeno di precocità, il cui credo tattico si fonda sul modulo 3-5-2. pronto a diventare 5-3-2, in fase di ripiegamento. Difesa bunker e velocità nel ribaltare l’azione, i dogmi del tecnico torinese. Basterà per assicurarsi la permanenza in A?  

Il mercato – Quando si recita il ruolo della neopromossa le vie percorribili sono due: puntare sulla spregiudicatezza dei giovani o imbastire la rosa di elementi di spessore e di comprovata esperienza, finiti magari ai margini nelle rispettive squadre. Il club ciociaro ha instradato la seconda via, regalando a mister Longo calciatori funzionali al proprio progetto tattico: Sportiello tra i pali, Goldaniga e Salamon al centro della difesa, più Molinaro e Zampano sulle corsie laterali completano un pacchetto arretrato di sicura affidabilità, che di Serie A ne ha masticata parecchia. In mezzo al campo gli arrivi di Crisetig e soprattutto di Halfredsson sono un’iniezione di fisicità in un reparto chiamato agli straordinari, in un’annata che si preannuncia molto complicata. L’opera di rafforzamento comprende anche il reparto avanzato dove oltre a Perica, che cerca il rilancio dopo un’esperienza flop a Udine, è sbarcato Joel Campbell dall’Arsenal. Accanto a loro, importanti le riconferme dei vari Terranova, Maiello, Chibsah e Ciano, quest’ultimo stella nell’annata della promozione con 14 gol in 48 partite. 

La stella – I riflettori sono puntati, ovviamente, su Joel Campbell. Arrivato a titolo definitivo dall’Arsenal, il costaricano classe 1992 è chiamato a far fare il salto di qualità alla squadra dalla trequarti in su. 15 gol con la maglia della nazionale e un curriculum che annovera anche le esperienze con le maglie di Betis e Sporting Lisbona, ne fanno il giocatore di maggior appeal dell’intera rosa, al quale affidare i gol e le speranze di una città che in A non vuole essere soltanto di passaggio.

Formazione tipo: 3-5-2

Sportiello; Goldaniga, Salamon, Terranova; Zampano, Chibsah, Maiello, Halfredsson, Molinaro; Campbell, Perica