Mister inizia una nuova avventura e anche quest’anno si alza l’asticella…
“Iniziamo a giocare, inizia il campionato. La prima partita è un’incognita un pò per tutti, ma il fatto di cominciare davanti ai nostri tifosi è sicuramente speciale.”
E’ la prima di campionato, ma in realtà per l’Atalanta si tratta già della quinta partita ufficiale. Cosa cambia nell’approccio al campionato, sapendo che giovedì ci sarà un’ altra fondamentale gara di coppa?
“Questo fa parte del calendario e speravamo di arrivare a questo punto con la prospettiva di giocare il Playoff di Europa League. Siamo consapevoli del peso della gara di giovedì, ma ora dobbiamo focalizzarci sul campionato ed è fondamentale iniziarlo al meglio, sfruttando il turno casalingo che ci può dare una spinta in più.”
A livello di formazione sta facendo dei ragionamenti tenendo conto dei prossimi impegni contro Copenaghen e Roma, o si ragiona partita per partita?
“Penso esclusivamente al Frosinone. Gli impegni sono tanti e ravvicinati, ma non possiamo fare altro che prepararne uno alla volta. Contro il Copenaghen abbiamo un leggero svantaggio, che è quello di giocare il ritorno in trasferta. Arrivati a questo punto è normale che l’attenzione all’Europa sia grande perchè accedere ai gironi darebbe risalto a tutta la stagione.”
Capitolo Frosinone: al primo impegno ufficiale è stato eliminato dalla Coppa Italia. C’è il timore non tanto di prenderla “sotto gamba” ma di considerarlo come l’impegno con meno appeal, visto le prossime partite in calendario?
“Dobbiamo fare leva sul fatto che esordiamo in casa e che negli ultimi anni abbiamo sempre steccato il debutto in campionato. Cerchiamo di infrangere questo tabù. La Serie A è uno dei campionati più difficili e con i tre punti in palio l’impegno verrà affrontato al massimo.”
Nella passata stagione l’Atalanta ha sempre sofferto contro le difese bunker delle cosiddette “piccole”. Penso alle vittorie di misura contro Chievo, Spal e Benevento…
“Sarei contento di vincere 1-0 (ride, ndr). Scenderemo in campo senza presunzione, cercando di tradurre sul campo le nostre idee di gioco per arrivare ai tre punti.”
Barrow o Zapata?
“Deciderò domani. In avanti abbiamo tantissime carte da giocare, in un reparto che comprende Gomez, Cornelius, Barrow e Zapata.”
In porta chi gioca?
“Domani gioca Gollini. Durante l’anno vedremo.”
E’ troppo presto per Rigoni?
“Rigoni non si è ancora visto. In questo momento è in Russia.”
Un giudizio sulla concorrenza in Serie A?
“Ci sono almeno sei squadre che sulla carta hanno qualcosa in più. Bisogna sperare che una di esse sbagli qualcosa. Quello appena iniziato è uno dei campionati più competitivi.
Quale è stato il colpo di mercato che più l’ha impressionata, escluso Ronaldo alla Juve?
Higuain e Caldara al Milan sono colpi importanti. L’ Inter si è rinforzata molto, ma anche Torino, Spal e lo stesso Frosinone che affrontiamo domani sera hanno migliorato i propri organici. Come al solito poi sarà sempre il campo a dire chi ha lavorato meglio.”
Capitolo difesa?
“Purtroppo si è fermato Palomino (risentimento all’adduttore, ndr). Domani non sarà convocato e spero di recuperarlo in vista del Copenaghen.”
E Ilicic come sta?
“La sua è una grande perdita. E’ un giocatore determinante e spiace ancora di più perchè aveva fatto un precampionato davvero eccezionale. In ottica europea è un calciatore che lo scorso anno ha spostato gli equilibri. Sono veramente dispiaciuto, ma la cosa più importante è che ora risolva questo problema che lo sta rallentando.”
Michael Di Chiaro