Il CAI Albino, sottosezione del CAI Bergamo, nasce nel 1946 grazie all’interessamento di alcuni soci residenti nel fiorente comune seriano. Grazie alla partecipazione di alcuni alpinisti di spicco e di un buon numero di personaggio conosciuti nell’ambiente, l’importanza della realtà alpinistica appena nata cresce in fretta e a dismisura. Dopo qualche anno le montagne nostrane non bastano più ed ecco che per il ventiduesimo anniversario della fondazione parte la prima spedizione in Groenlandia, con la partecipazione della guida alpina Patrizio Merelli, padre di Mario Merelli. Due olimpionici scelgono Albino come loro CAI di riferimento, si tratta di Dario Colombo, che partecipò al’edizione di Oslo 1952 nel bob, e più tardi Ivano Camozzi, che ha iniziato la sua attività con gli sci nello SciCAI Albino per poi arrivare a distinguersi nello slalom alle Olimpiadi di Calgary del 1988.
La passione cresce e di pari passo cresce anche la voglia di trasmetterla, per questo motivo vengono organizzati corsi di sci, corsi di presciistica e corsi di scialpinismo, fino ad arrivare ai più recenti corsi estivi di avvicinamento alla montagna e arrampicata. Nel 1987 l’amore per la montagna supera anche il campanilismo e la sottosezione di Albino unisce le forze con quella di Gazzaniga fondando la Scuole di alpinismo e Scialpinismo Valle Seriana.
Nel mentre proseguono anche le spedizioni, più forti di qualsiasi confine. Perù, Argentina, Bolivia, Ecuador, Nepal e Pakistan sono solo alcune delle mete designate, senza contare ovviamente le iniziative personali dei vari associati che tengono alto il nome della sottosezione nei vari angoli del mondo. La sede diventa base di un numero di alpinisti di spicco sempre crescente, personaggi del calibro di Da Polenza, Camozzi, Casarotto e Zanga scelgono di festeggiare le loro imprese in Val Seriana.
Nel 1996, in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione, viene organizzata una spedizione in Bolivia che conta ventitré partecipanti. I soci che non hanno potuto prendere parte all’impresa andina non sono da meno ed organizzano una staffetta a piedi che li porta da Albino alla vetta del Monte Bianco.
Oggi i soci della sottosezione di Albino sono oltre 320 e, con gli amici di Gazzaniga, gestisce un corso di alpinismo giovanile che interviene nelle scuole elementari e medie proponendo attività di orienteering, trekking, arrampicata indoor e gite di escursionismo e alpinismo estive e invernali. Il programma di questo inverno è in via di definizione, consigliamo a tutti gli appassionati di controllare il sito del CAI Albino per non correre il rischio di perdersi gli eventi più importanti.
Claudio Panna, presidente della sottosezione di Albino, ci parla della sua esperienza e di alcuni eventi in programma: “Ho sempre gioito nel vedere i nostri associati tornare in sede e raccontare le loro avventure. Mi rivolgo ai giovani alpinisti, devono essere consapevoli del fatto che non esistono montagne cattive, basta saper salire in sicurezza e se il tempo è brutto non vale la pena di rischiare, bisogna tornare indietro, la montagna non va da nessuna parte ed il tempo migliorerà. Sabato 30 novembre metteremo in scena uno spettacolo per ricordare Renato Casarotto, ricordo la sua tranquillità e la precisione dei dettagli dei suoi racconti, come se montagne fossero ancora di fronte ai suoi occhi. Era indubbiamente il più forte di tutti, ma non l’ho mai visto curarsene, i suoi racconti ci hanno coinvolti tutti regalandoci emozioni indescrivibili”.
Alessandro Sesani