Continua il processo di crescita delle giovani atlete Valcar-PBM che in una grande classica come la Freccia Vallone hanno corso con una maturità tattica da “veterane” e hanno poi raccolto un prezioso quattordicesimo posto con la scalatrice AsjaPaladin.
La sensazione che AsjaPaladin avrebbe potuto fare bene era già arrivata domenica all’Amstel Gold Race quando sul Cauberg teneva alla grande il passo delle migliori; infatti oggi è arrivata la conferma quando sul massacrante muro di Huy dalle pendenze vertiginose ha lottato con le migliori concludendo tra le atlete top al mondo.
“Oggi è stata una gara dura, sempre all’attacco”racconta la scalatrice della Valcar-PBM AsjaPaladin “nel giro lungo ci sono stati moltissimi scatti e fortunatamente le mie compagne di squadra sono state brave ad entrare in ogni fuga”.
Infatti la maturità tattica delle blu fucsia dirette dal d.s. Davide Arzeni si è notata nelle prime fasi di gara grazie all’intraprendenza di Elisa Balsamo, Silvia Pollicini, Ilaria Sanguineti e Chiara Zanettin, ma soprattutto grazie alla bravura dell’ex campionessa italiana Dalia Muccioli, capace di entrare nella lunga fuga che ha caratterizzato la prima metà di gara e che ha raggiunto il vantaggio massimo di un minuto e mezzo.
“Quando è partita la fuga con la nostra compagna di squadra Dalia, noi abbiamo potuto riposarci un po’ nel gruppo inseguitore” spiega con lucidità la classe ’94 AsjaPaladin, sempre molto brava a leggere i momenti cruciali della corsa “poi ai piedi del primo passaggio al muro di Huy siamo tornate compatte. Quindi è partita un’altra fuga che abbiamo tenuto a pochi secondi e io sono riuscita a rimanere sempre nel gruppo grazie alla mia compagna Elisa Balsamo che mi ha aiutato molto. Alla fine abbiamo ripreso le fuggitive all’ultimo muro di Huy: lì ho dato tutto, ho dato il cuore. Ci speravo in un buon risultato e sono molto contenta di essere arrivata tra le prime quindici. Faccio i complimenti alla vincitrice Anna van derBreggen ed ora daremo tutto anche alle prossime due gare”.