Livorno-Atalanta 1-0Livorno (3-5-2):
Bardi 6; Coda 6,5, Rinaudo 6, Ceccherini 6,5; Mbaye 7, Luci 7, Emerson 7, Greco 7 (33’ st Duncan sv), Gemiti 6 (15’ st Piccini 6); Paulinho 8, Siligardi 6 (25’ st Emeghara 6,5). All. Nicola 7.
Atalanta (3-4-1-2): Consigli 6; Canini 6, Scaloni 6, Migliaccio 5,5; Raimondi 5,5, Cigarini 6, Carmona 5, Del Grosso 5,5 (17’ st De Luca 6); Moralez 6 (39’ st Marilungo sv); Livaja 6 (39′ pt Baselli 6), Denis 6. All. Colantuono 6.
Arbitro: Russo di Nola.
Rete: 11’ pt Paulinho.
Note: espulso Carmona per doppio giallo al 34’ del primo tempo. Ammoniti: Coda, Rinaudo, Greco, Raimondi, Cigarini, Moralez, tutti per gioco scorretto.
Livorno – Una volta bene, quella dopo male. E’ il valzer nerazzurro di questa stagione. Martedì sera con l’Inter ci eravamo fatti coccolare dalle cure del dottor Jekyll atalantino, oggi è il giorno dello sconforto perché la Dea è andata in Toscana in versione mister Hyde: senza un briciolo di cuore. Bergamaschi decimati (Migliaccio costretto a giocare nel ruolo di centrale difensivo), nervosi, impacciati e raramente in partita in una delle peggiori prestazioni del 2013. Sconfitta giusta contro un Livorno che, di contro, ha dato l’anima, vincendo e convincendo.
La cronaca. Primo tempo da incubo per i colori orobici in una sfida che all’inizio vive sull’equilibrio a centrocampo. A spezzarlo ci pensa il bomber di casa Paulinho che alla fine risulterà il migliore in campo in assoluto. E’ l’11’: Greco pesca l’attaccante brasiliano che si libera della marcatura di Canini e trafigge Consigli con un diagonale rasoterra. La Dea accusa il colpo e fatica a creare una vera e propria reazione al gol degli amaranto. Il primo tiro nerazzurro avviene al 24’: botta fuori misura di Del Grosso dalla trequarti. Al 27’ uno degli episodi chiave della sfida: Moralez, lanciato verso l’area avversaria, viene steso da Emerson. Colantuono chiede il rosso diretto, per Russo di Nola, invece, non c’è neppure il fallo. Gli animi si surriscaldano e a farne le spese è Carmona, sotto la doccia per doppio giallo già al 34’. Il tecnico nerazzurro corre ai ripari, ridisegnando l’Atalanta. Fuori Livaja, dentro Baselli in un 3-4-1-1 che vede Moralez dietro al solo Denis.
La mossa non produce gli effetti sperati perché nella ripresa il Livorno diventa assoluto padrone del campo e al 2’ potrebbe chiudere la sfida, ancora con lo scatenato Paulinho che scatta sul filo del fuorigioco e dribbla anche Consigli. Provvidenziale il salvataggio di Scaloni sulla linea. Non c’è partita e al 19’ la squadra di Nicola ha un’altra occasionissima: Consigli perde la sfera a centro area, palla a Greco che si fa fermare dallo stesso portiere nerazzurro al momento della botta a colpo sicuro.
E l’Atalanta? Non pervenuta nonostante Maxi e Denis si sbattano come sempre. Per aiutarne l’azione Colantuono gioca la carta De Luca che entra a metà secondo tempo per Del Grosso. La Zanzara ci mette l’anima, ma gli spazi sono pochi anche perché gli amaranto sbagliano raramente e mai in difesa. Qualche mischia e tanti rischi per la Dea soprattutto sul lato sinistro nerazzurro dove Luci e Mbaye fanno quello che vogliono contro un Raimondi chiamato a cantare e portare la croce. Al 42’ Livorno vicino al 2-0: clamoroso palo di Duncan su assist del solito Paulinho. E’ tutto, non bisogna far drammi, ma farsi la solita domanda: perché l’Atalanta non fa il salto di qualità?
Matteo Bonfanti