di Giacomo Mayer

Per l’occasione le ghiottonerie come il caciucco o le triglie alla livornese vengono preferite ad una partita di calcio soprattutto se Livorno-Atalanta si gioca all’ora di pranzo. Rassegniamoci e facciamo correre i nostri pensieri al match tutt’altro che facile per i colori nerazzurri. Non che l’Atalanta non sia attrezzata, tutt’altro ma la sconfitta di Marassi avrà sicuramente fatto riflettere i giocatori nerazzurri e un’avvisaglia forte e decisa si è avuta martedì con la super prestazione con l’Inter. Adesso bisogna continuare anche se, dopo averla visto con il Torino, la formazione di Nicola non è da prendere sottogamba in modo particolare in attacco. E’ vero che la coppia offensiva Paulinho-Siligardi ha fatto faville in Serie B mentre la Serie A è un’altra cosa, eppure sono due attaccanti che creano non pochi grattacapi. E l’Atalanta si presenta al vecchio Ardenza con una difesa piena di rattoppi. Alle assenze di Bellini, Lucchini e di Stendardo si deve aggiungere, probabilmente, anche quella di Yepes. E Colantuno ha confermato che deciderà lo schieramento poco prima del fischio d’inizio. Se il colombiano darà forfait potrebbe esserci la sorpresa Migliaccio, che in quel ruolo si è già esibito. E allora l’Atalanta potrebbe giocare con una difesa a tre con Scaloni, Migliaccio, appunto, e Canini e un centrocampo a cinque con Raimondi e Del Grosso (o Brivio) esterni e in mezzo Ciagarini, Carmona e Baselli e davanti Moralez e Denis. In ballo ci sono però anche Nica e Livaja in caso di una conferma del 4-4-2 che in queste ultime ore appare più probabile. E del resto anche il Livorno potrebbe schierasi con un trio di difesa formato da Coda, Rinaudo e Ceccherini con un centrocampo guidato da un centrale difensivo, Emerson, affiancato da Luci e Greco mentre i laterali sono interpretati da Piccini e Mbaye.  Più che mai come  giocare una partita di scacchi.  In casa il Livorno ha vinto solo una volta (2-1 col Catania), due pareggi (Cagliari e Torino) e due sconfitte (Roma e Sampdoria).  E l’ultima vittoria dell’Atalanta a Livorno risale al 5 giugno 1949, sessantaquattro anni fa, preistoria del calcio, e fu un 2-0 con i gol di Miglioli e di Cecconi. Magari è il caso di rinfrescare gli annali.

Così in campo domenica 3 novembre alle ore 12.30
Livorno (3-5-2):  Bardi;  Coda,  Rinaudo,  Ceccherini;  Piccini,  Luci,  Emerson, Greco, Mbaye;  Paulinho, Siligardi. All.: Nicola. A Disposizione:  Anania,  Aldegani,  Decarli , Duncan, Gemiti, Valentini, Benassi, Lambrughi, Borja, Emeghara.
Atalanta (4-4-2):  Consigli, Nica, Migliaccio, Canini, Del Grosso;  Raimondi, Cigarini, Carmona, Moralez; Livaja, Denis. All.: Colantuono. A disposizione: Sportiello, Scaloni, Kone, Cazzola, De Luca, Brivio, Baselli, Marilungo.
Arbitro:  Russo di Nola.