Bassano Virtus – AlbinoLeffe 1-0 (0-0)BASSANO (4-2-3-1):
Grandi 6; Andreoni 6, Pasini 6, Bizzotto (cap.) 6,5, Karkalis 6,5 (40’ st Stevanin sv); Salvi 6, Botta 6; Laurenti 6,5 (40’ st Bianchi sv), Minesso 7 (30’ st Fabbro 6), Venitucci 4; Diop 5,5 (12’ st Grandolfo 6). A disp.: Falcone, Piras, Proia, Barison, Gashi, Bortot, Tronco. All.: Magi 6.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Coser 6; Zaffagnini 6 (44’ st Ravasio sv), Gavazzi (cap.) 4, Scrosta 5; Gonzi 6,5, Agnello 6, Sbaffo 6,5 (30’ st Gelli 6), Giorgione 6,5, Cortellini 6 (16’ st Zucchetti 6); Sibilli 5,5 (1’ st Mondonico 5,5), Kouko 5,5 (17’ st Colombi 5,5). A disp.: Esposito, Gusu, Nichetti, Coppola. All.: Alvini 6.
Arbitro: Longo di Paola 6 (Zambelli di Finale Emilia, Pappalardo di Parma).
RETE: 21’ st Minesso (B).
Note: ammoniti Bizzotto, Scrosta e Pasini per gioco scorretto, Giorgione per proteste. Espulsi: Venitucci e Gavazzi al 37’ pt per rissa, Scrosta al 21’ st per somma di ammonizioni (gioco scorretto), Peracchi (team manager AlbinoLeffe) e Saffioti (preparatore atletico AlbinoLeffe) per proteste. Corner 6-2, recupero 3’ e 5’.
Bassano del Grappa (Vicenza) – “Sul ponte di Bassano noi ci darem la mano”. In faccia, però, tra i locali in vena di provocazioni e dalla poca Virtus, a dispetto della fama di squadra che gioca bene al pallone, e un AlbinoLeffe che segna il passo e torna a perdere dopo tre bottini pieni di fila. I bergamaschi, innervositi e poco pungenti nonostante un discreto giropalla telecomandato da Sbaffo, retrocesso a play, rimangono a quota 9 dopo sei giornate con la prospettiva di dover centrare un risultato utile nel serale di mercoledì con la blasonata Triestina. A decidere è stata la punizione calata in senso fisico e morale dal mancino malefico di Minesso, al culmine di un’azione in cui Scrosta (ma il fallo finale sul fantasista di casa sembrava di Mondonico) ha lasciato i suoi addirittura in nove. Il fattaccio, dopo un pari e patta anche nello zero termico delle occasioni bifronte, agevolato dalla pioggerella gelata del “Mercante”, piove inaspettatamente al minuto trentasei, quando i soli Kouko (tiro alto, in combinazione con Sbaffo) e Gonzi – incursione e cross fuori misura – ci avevano provato rispettivamente dodici e otto giri di lancetta prima. Laurenti viene stoppato nella sua folata verso la porta, ma in mezzo alla mischia si accende il parapiglia tra Venitucci e Gavazzi, match pugilistico chiuso dall’abbozzo di gomitata del capitano seriano, dalla caduta al suolo dell’avversario e dal rosso diretto per entrambi. Un tris di cronometro e la partita tenta di infiammarsi in senso positivo: Gonzi ferma l’intraprendente ala di casa, che al settimo della ripresa chiamerà Coser alla smanacciata in angolo alla prima vera occasione utile, mentre Sibilli anziché porgerla ad Agnello si fa recuperare dalla difesa. Al rientro dal tunnel Cortellini e Agnello proprio non ci prendono sul corner di Giorgione (3′), e alla lunga il mix tra inconcludenza e sanzioni arbitrali si paga: Scrosta guadagna il secondo giallo e la doccia, il match winner dalla sua mattonella, leggermente defilato verso destra, battezza l’incrocio centrando il tredici in classifica per i suoi. Sotto di un uomo e ridotta a otto giocatori di movimento, per la Celeste c’è giusto il tempo di sganciare un piazzato centrale con Giorgione a nove dal novantesimo, mentre in recupero la barriera spinge sul montante il calcio franco di Stevanin.
S.F.