Bergamo

– L’Atalanta, come tanti altri club “provinciali”, ha nel proprio destino di cedere i giocatori di sicuro e grande avvenire agli squadroni, italiani o stranieri. Questa premessa serve per introdurre l’argomento Manolo Gabbiadini ma vale anche per la possibile cessione di Jack Bonaventura. L’attaccante è in comproprietà con la Juve che, nella scorsa stagione, l’ha rilevato in cambio di Troisi e soldi per poi cederlo in prestito al Bologna, dove ha disputato una bella stagione. L’altra sera, durante la trasmissione “Calciomercato”, Pagliari, agente del calciatore bergamasco, ha confermato che nei prossimi giorni Marotta e Marino si incontreranno per chiarire il suo futuro. Tutto Juve, un altro anno in nerazzurro o, magari, ancora al Bologna o, addirittura al Parma? Vedremo. Di sicuro su Gabbiadini, grazie ai suoi gol e alle sue prestazioni nella fase finale dell’Europeo under 21, si sono riaccese le luci della ribalta calcistica. Nella stagione del suo esordio i nerazzurri ha giocato con il contagocce causa gli exploits di Denis e Maxi Moralez anche perché Colantuono non era convinto fino in fondo. A Bologna ha conquistato la fiducia di Pioli. Adesso però l’Atalanta deve prendere una decisione convincente: se la Juve lo riscatta definitivamente e se lo tiene in rosa è un conto, ma se Marotta e Conte vogliono un’altra stagione di maturazione per l’attaccante e preferiscono “parcheggiarlo” altrove, allora l’Atalanta farebbe bene a farsi avanti per tesserarlo per un’altra stagione. Come a dire, la possibilità di rGabbiainforzare l’attacco è dietro l’uscio di casa, del resto se Colantuono conferma l’intenzione di impostare il 4-3-3 Manolo ha già dato prova di sé e bene in rossoblu. Insomma sarebbe da stolti lasciarselo scappare un’altra volta.
Dopo questa prima fase di chiacchiere e di appuntamenti il calciomercato entra nel vivo perché entro mercoledì 19 devono essere risolte le comproprietà trovando accordi o passando alle buste. E tra comproprietà e prestiti il lavoro di Marino e Zamagna sarà senza soste. Buttiamo lì un po’ di nomi alla rinfusa: Gabbiadini, appunto, Troisi, Canini, Cigarini, Livaja, Parra, Almici, Kone, Baselli, Gentili, Biondini, Minotti, senza elencare quelli che giocano in Lega Pro e quelli che sono tornati a casa come Ardemagni e Colombi, e che hanno parecchie richieste. E’ a Marino e, dunque, anche a Colantuono che rivolgiamo la seguente domanda: tra tutti quei giocatori che hanno disputato il campionato cadetto (Colombi, Almici, Gentili, Baselli, Kone, Minotti, Ardemagni ma anche Basha col Torino) ce ne sono di giocatori pronti per entrare nella rosa atalantina? Aspettiamo risposte. E il settore giovanile atalantino non è poi messo così male se, oltre a sfornare promesse come quelli citati sopra, sta ottenenendo successi a go go in giro per l’Italia.
Nel frattempo sono state presentate le nuove maglie per il prossimo campionato: la prima nerazzurra, la seconda, da trasferta, giallonera, tipo Borussia Dortmund e la terza grigio-argento con inserti nerazzurri. Polemiche a non finire per il giallonero. E come diceva il ragionier Fantozzi è proprio una “boiata pazzesca”, la maglia giallonera. Giacomo Mayer