Chievo-Atalanta 0-1Chievo (4-4-2):
Puggioni 6; Sardo 6, Claiton 6, Bernardini 6, Dramé 5; Improta 5,5 (13’ Pellissier 6), Bentivoglio 5, Rigoni 5,5, Estigarribia 5,5 (19’ st Hetemaj 5,5); Théréau 6, Paloschi 6. All. Sannino 5,5.
Atalanta (4-4-1-1): Consigli 7; Bellini 6, Stendardo 6,5, Lucchini 6,5, Brivio 6 (41’ st Yepes sv); Raimondi 7, Cigarini 6,5, Carmona 6,5, Bonaventura 6 (39’ st Brienza sv); Moralez 7 (30’ st Baselli sv); Denis 6,5. All. Colantuono 6,5.
Arbitro: Doveri di Roma.
Reti: 16’ Maxi Moralez.
Note – Ammonito Raimondi per gioco scorretto.
Verona – E’ ufficiale: l’Atalanta, quella vera che lotta su ogni pallone, è tornata. Si era vista contro l’Udinese. Oggi ha battuto un Chievo apparso in palla, ma troppo sprecone. Sono stati 95’ di sofferenza, ma hanno fruttato tre punti e la prima storica vittoria dei nerazzurri in casa della seconda squadra di Verona. Bravi tutti, soprattutto Moralez, autore di un’ottima prestazione e del gol decisivo, al 16’ del primo tempo: cross di Bonaventura che trova la testa di Raimondi che serve il piccolo argentino, mezza rovesciata volante e 1-0 atalantino. Maxi non segnava dal 26 settembre 2012, il suo gol – annunciato in settimana – ha tutto il sapore della rivincita per lui e per Colantuono, alla seconda vittoria consecutiva, dopo essere passato dal discusso 3-5-2 al 4-4-1-1.
La cronaca. Il Chievo vuole riscattare il ko di Catania e si riversa subito in attacco, creando tre palle gol nei primi dieci minuti di gioco. Al 5’ Paloschi mette alto da buona posizione, al 6’ è ancora l’ex attaccante rossonero a sprecare tirando fuori dalla trequarti, all’11’ è bravo Consigli a smanacciare lontano dall’area un velenoso cross al centro sempre del giovane bomber scaligero.
C’è anche l’Atalanta e si vede al 12’: Carmona supera con un tunnel Paloschi e dalla trequarti crossa lungo per l’accorrente Bonaventura che però viene anticipato da Sardo. Nel seguente corner Stendardo gira a rete di testa a colpo sicuro, ma la palla sbatte sul petto di Improta e l’occasione sfuma. Al 14’ Paloschi ha l’occasionissima, azione confusa, ne nasce un rigore in movimento, il centravanti spara altissimo. Gol sbagliato, gol subito: la legge vale anche al Bentegodi. Capita così che l’Atalanta trovi l’1-0 con un Maxi splendido e splendente. I veronesi di Sannino accusano il colpo e per un quarto d’oro non creano più nulla. Ma quando la Dea sembra al sicuro, ecco la grande opportunità per i clivensi, al 33’: serpentina di Paloschi per Estigarribia, che, solo soletto davanti a Consigli, calcia a lato.
La ripresa inizia sulla falsariga della prima frazione: il Chievo costruisce palle gol, la Dea si difende, rischiando, a volte, qualcosina di troppo. Ma c’è Sant’Andrea (Consigli) a salvare il risultato. Il miracolo avviene al 39’: Thereau crossa per Pellissier, incornata dell’attaccante e il portiere nerazzurro salva affidandosi ai suoi straordinari riflessi.
E’ fatta? Neanche per sogno. C’è il tempo per l’ultimo brivido, al terzo di recupero: Rigoni calcia potente, Lucchini s’immola sulla traiettoria e la palla esce. L’Atalanta vince perché ha il cuore, il Chievo meriterebbe un punto, almeno per averci provato. Ma nel calcio contano i gol. L’ha fatto la Dea. E’ per noi è ora di festeggiare.
Matteo Bonfanti
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