Bergamo

– Vecchie favole di un’epoca un po’ più in là: il calcio bergamasco è pronto a riaccogliere tra le proprie braccia la gloriosa Colognese. E’ ormai tutto fatto, mancano le ultime ratifiche che verranno definite nella riunione in programma venerdì sera alle 21 (impianto sportivo di via Locatelli, locali della bocciofila) e il sogno diventerà realtà. Dopo due anni di collaborazione sull’asse Cologno-Ranica, si torna alle origini.
In casa Ranica la società sarà presieduta da Andrea Adobati, mentre il presidente della Colognese sarà Giacomo Costa, già numero uno dell’attuale Cologno Frassati Ranica.
E proprio Giacomo Costa ci spiega i termini dell’operazione: “Mettendo insieme le forze abbiamo fatto due anni di Promozione. Ora ripartiamo con due progetti distinti.
Ranica riparte da sola: Andrea Adobati sarà il presidente. Obiettivo primario sarà il potenziamento del settore giovanile, dove rimarrà un personaggio di grande spessore come Marino Magrin. Dai Pulcini fino agli Allievi è già tutto definito, mentre per juniores e prima squadra stiamo lavorando. Andrea crede molto nel vivaio ed è lì che vuole puntare e migliorare. La collaborazione con la nuova Colognese continuerà per lo sbocco dei migliori talenti. Lunedì sera comunque faremo una riunione a Ranica per fare il punto della situazione.
Io ripartirò come presidente della Colognese. Siamo aperti a tutti e spero che il territorio cominci a rispondere. Il paese è importante, Cologno al Serio ha tutte le potenzialità per avere una squadra all’altezza delle aspettative. Le sensazioni sono buone, molti tifosi si sono avvicinati alla nostra società negli ultimi tempi, e la dimostrazione è il pubblico numeroso che accorre alle nostre partite casalinghe. Avremo Juniores e prima squadra: la categoria dipenderà dal finale di campionato dell’attuale CFR (attualmente sesto nel girone C di Promozione, ndr). Il nome? Io proporrò Nuova Colognese o semplicemente Colognese, decideranno i soci e i tifosi. I colori sociali saranno chiaramente il giallo e il verde”.
Non ci resta che dire: in bocca al lupo, cara Colognese!
MN