Solo per questa settimana, in via del tutto eccezionale, pubblichiamo sul nostro sito le tante novità che abbiamo introdotto. Nel nuovo Bergamo & Sport, in edicola ogni lunedì, trovate i bellissimi articoli di mister, bomber, ex grandi difensori ed esperti. Dateci un’occhiata e scriveteci i vostri consigli, insomma, se le nuove rubriche vi piacciono.di Alberto Luzzana*

A fari spenti dico Scanzo. Dovessi puntare qualcosa su chi vince il girone B di Eccellenza, lo farei sui giallorossi. Giocano un gran calcio e sono una formazione tosta. Hanno un centrocampo che non ha nessun’altra avversaria, una mediana che unisce quantità e qualità, hanno Facchinetti e in attacco c’è un certo Pellegris, l’attuale capocannoniere… E poi hanno una rosa di diciotto elementi, tutti molto forti.
Un gradino sotto il Villa, che, per me, a dicembre si è indebolito. Ottimo gruppo, ma ristretto, con solo undici-dodici elementi all’altezza della situazione. Il Fanfulla non mi ha impressionato mentre il Crema, molto forte dal punto di vista dell’organico, paga oltremodo le scelte scriteriate dei dirigenti: avevano un allenatore che stava facendo bene, l’hanno sostituito con Cantoni, il giocatore, ma uno non si può inventare mister, serve una preparazione e hanno iniziato ad andare male, poi hanno cambiato ancora. Occhio, invece, al Nibionno, una formazione che ha un buon organico che riesce a sfruttare a pieno il fattore campo. Il loro terreno di gioco pare una moquette e chi non è abituato fa un sacco di fatica.
Parlo di noi, del mio Verdello. Questa domenica è stata una gran giornata. Abbiamo battuto 2-0 la Real Milano e nell’euforia il presidente Cutrona mi ha detto che a giugno confermerà l’intero gruppo. Io non posso che essere felice perché nelle ultime undici partite siamo quelli che abbiamo fatto più punti. L’arrivo in corsa di Santinelli, Buelli, Mapelli e Spampatti è stato decisivo. Hanno portato serietà e serenità all’interno di uno spogliatoio che prima l’aveva smarrita. Chi è andato via non aveva attaccamento alla maglia, pur bravo, giocava col contagocce e senza impegno, non ci dava più niente. Parlo, ad esempio, di Ubbiali,  andato al Villa.
Ora, invece, qui da noi l’atmosfera è completamente diversa: c’è la squadra, la rosa è compatta, si lavora bene e con grande impegno e la prossima stagione partiremo già collaudati, pronti per dire la nostra tra le squadre che lotteranno per il salto di categoria. Il merito del nostro momento magico è di tutti, se proprio devo dire tre miei ragazzi, cito Tengattini,  un classe 1997 che sta avendo una grande crescita, Vismara, il nostro capitano e Guariglia.
Qui mi permetto una parentesi perché Guariglia è un giocatore straordinario. E’ un classe 1993 ed è da sei anni a Verdello, in tutto questo tempo ha saltato due gare, una per infortunio e un’altra per squalifica. Sempre in campo a lottare, bravo, ma anche serio e sereno. Mi chiedo spesso perché non sia ancora approdato in Serie D, l’unica risposta che riesco a darmi è che gli manchino i santi in paradiso…
Concludo il mio articolo per Bergamo & Sport con la lotta salvezza. Devo dire che mi dispiace per il Brembate Sopra, che è una squadra viva, che lotta, ma che sta perdendo troppi punti per strada. In grossa difficoltà anche la Real Milano e il San Colombano, il nostro prossimo avversario, che non dobbiamo sottovalutare, ma neppure temere.
*mister del Verdello protagonista nel Girone B di Eccellenza