La serata di mercoledì ha lasciato nel cuore di ogni tifoso giallorosso delle sensazioni miste. C’è la delusione di aver perso 2-0 in casa, certo, ma ci sono anche delle buone speranze. Speranze motivate dalla prestazione dei ragazzi di Spalletti, capaci di contenere le offensive dei blancos per buona parte del match e di ripartire in velocità. El Shaarawy e Salah hanno messo più volte in difficoltà la difesa madridista, rischiando di segnare almeno in due o tre occasioni.
Evidente però, nonostante tutto, è la differenza di categoria che ancora rimane tra le due squadre. Il Real, ieri più che mai, ha dimostrato di essere si un collettivo fortissimo, ma di affidarsi soprattutto ai singoli: uno strappo del solito Cristiano Ronaldo regala al Madrid il vantaggio, minando le poche certezze che la Roma aveva guadagnato fino a quel momento. Al raddoppio ci pensa l’uomo che non ti aspetti: Jesé Rodriguez, riserva per eccellenza a Madrid, ma sempre utile quando chiamato in causa. Il 2-0 ha peggiorato una situazione già difficile.
La Roma però, come detto, può ripartire da buone basi: prima di tutto ha dimostrato che le difese italiane, per quanto a volte traballanti, sono ancora tra le migliori in Europa, difficili da superare e molto fisiche. La difesa della Roma era considerata fino a ieri ai limiti dello scarso, ma ieri sera ha concesso poco, a parte il gol di Jesé (quello di CR7 lo avrebbe concesso più o meno chiunque). Arrivano buone sensazioni anche dall’attacco: Dzeko si è ripreso il gol in campionato e Salah ed El Shaarawy sembrano in gran forma. Mercoledì sera sono rimasti tutti a secco, ma gli spunti si sono visti.
Il Real non è la schiacciasassi a cui siamo abituati, i problemi li ha anche Zidane in una stagione che sembra altalenante, probabilmente passerà il turno, però i giallorossi hanno dimostrato che è possibile giocarsela anche con le big nonostante la disparità economica e (di conseguenza) di rosa.
Giovanni Sala

(foto spallettiluciano.it)