Bergamo

– E’ scattato il conto alla rovescia per l’undicesima edizione del Trofeo Perrel-Faip. Sarà il primo challenger stagionale in Europa, nonché l’unico nel vecchio continente nella settimana dell’8-14 febbraio. Non c’è due senza tre: dopo i trionfi-portafortuna di Bolelli e Paire, ci si attendono grandi nomi anche per il 2016.
La costanza è una grande virtù. In tempi di crisi economica, anche se finalmente si vede uno spiraglio in fondo al tunnel, non era facile mantenere l’entusiasmo iniziale. Olme Sport lo ha fatto e nel 2016 coglierà i frutti di tanto lavoro e tanta costanza. L’undicesima edizione del torneo challenger di Bergamo “Trofeo Perrel-Faip” (42.500€, Play-It) avrà un grosso vantaggio: nessun vero diretto concorrente. E’ il giusto premio per un evento che da anni inaugura la stagione degli eventi italiani. In attesa di conoscere l’entry list (per i tornei challenger viene comunicata con tre settimane di anticipo), ecco le solide conferme: si giocherà dal 6 al 14 febbraio (qualificazioni a partire dal 6, tabellone principale dall’8) e Bergamo sarà l’unico torneo challenger a giocarsi in Europa in quella settimana. L’altro evento si terrà a Santo Domingo, ma sarà terra di caccia per terraioli incalliti. Gli specialisti del “duro” si riverseranno al Palanorda per un evento che porta fortuna, sempre più fortuna. Senza scomodare una storia ultradecennale, basti ricordare le ultime due edizioni. Nel 2014 si è imposto Simone Bolelli, reduce da un lungo stop per infortunio. Da Bergamo è partita una furiosa risalita che lo ha portato tra i top-50 ATP e a vincere uno Slam in doppio, con tanto di qualificazione alle ATP World Tour Finals. Se possibile, ha fatto ancora meglio il suo successore. Benoit Paire si è presentato fuori dai primi 100, in crisi fisica e di fiducia. Ha esaltato i bergamaschi con la sua classe e ha dato il la a una stagione fantastica, che l’ha portato addirittura tra i primi 20 del mondo. In questo momento è numero 19 ATP, sua miglior classifica di sempre.
Di solito non c’è due senza tre, quindi è lecito aspettarsi un altro nome di prestigio e/o prospettiva per un’edizione che parte da basi sempre più solide. Intanto prosegue la partnership con il doppio title-sponsor, Perrel e Faip, i cui responsabili (Gabriele e Giuseppe Magoni) si sono letteralmente innamorati del torneo e hanno trovato riscontri straordinari sul piano dell’immagine. E poi c’è il Palanorda, impianto magari non nuovissimo ma che si presta alla perfezione per il gioco del tennis. Lo spettacolo si gode in misura straordinaria da qualsiasi punto del palazzetto, ed è un surplus notevole rispetto ad altri tornei. Se poi aggiungiamo che l’ingresso è sempre gratuito, il gioco è fatto. Prosegue la collaborazione con il Comune di Alzano Lombardo, che ha messo a disposizione il proprio palazzetto per le qualificazioni e i match del main draw. Anche in questo caso, si tratta di un impianto invidiato da tanti tornei che non vantano nemmeno un campo centrale con la capienza e il comfort del secondo campo bergamasco. Il grande tennis è passato da Bergamo nel 2006, non si è più stancato di farci tappa e ci sarà anche nel 2016. Il conto alla rovescia è già cominciato.

(Nella foto la premiazione del 2015, con il vincitore Benoit Paire, attualmente top-20 ATP)