Bergamo

– “Non è stata una scelta dolorosa”- ha esordito il presidente Percassi nello spiegare l’esonero di Stefano Colantuono- “Con lui l’Atalanta ha trascorso stagioni importanti e restano immutate stima, affetto e gratitudine. Ma c’era la necessità di dare uno scossone ed era indispensabile voltare pagina. Fortunatamente abbiamo trovato la persona giusta in Edy Reja, allenatore di grande esperienza , la persona giusta per gestire la squadra fino alla fine”. Perché il brusco cambiamento: ”Di sicuro le quattro sconfitte e il contesto generale. Ho cominciato ad avere dubbi già domenica sera , ci siamo confrontati con Marino e Sartori e poi martedì ho deciso”.

Edy Reja, 69 anni, la scorsa stagione sulla panchina della la Lazio ha accettato l’incarico “Perché la storia dell’Atalanta è di quelle importanti. Ha una seria tradizione societaria. Qui a Bergamo nell’affrontare la squadra nerazzurra ho perso anche parecchie volte. Comunque ho trovato giocatori motivati. Certo, non è facile entrare subito in sintonia con tutto l’ambiente mancano poche partite e quindi non c’è tempo da perdere.. Ho trovato un gruppo attento e volonteroso . Ci sono mezzi e qualità per tirarci fuori. Spero che il presidente abbia fatto la scelta giusta nell’ingaggiarmi. Ho accettato con grande entusiasmo”. Sulla situazione dell’Atalanta: “Ritengo che la classifica sia bugiarda, non ha mai subito il gioco degli avversari e poi per la qualità di questi giocatori”. L’aspetto tattico: “Vedremo quale sarà il modulo tattico più opportuno, dipende, adesso, dai giocatori a disposizione. Proveremo a cambiare qualcosa. L’Atalanta ha giocato ultimamente con due punte, si può anche modificare questo assetto anche perché ci sono giocatori adatti al 4-3-3. Vedremo, è ancora presto, solo pochi allenamenti prima di una partita delicata come quella col Parma. In questo momento la squadra ha bisogno di sentirsi sicura ed è questo l’aspetto più importante”. Il caso Denis, giocatore che Reja ha allenato al Napoli: “Ha bisogno di sentirsi importante e con attorno persone che credano in lui. Lo volevo alla Lazio poi la trattativa è andata diversamente”. Intanto però Reja conferma la difesa a quattro, con Cigarini regista ma soprattutto una squadra equilibrata, senza scompensi nei reparti.

g.m.

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