AlbinoLeffe – Pordenone 2-4 (1-3)ALBINOLEFFE (4-3-1-2):
Offredi 5; Salvi (cap.) 6, Ondei 4,5, Moi 4,5, Barzaghi 5 (47′ st Maietti sv); Bentley 6 (40′ st Aurelio), Spinelli 5,5 (1′ st Pacifico 5,5), Gazo 6; Corradi 5,5; Silva Reis 6, Momentè 7,5. A disp.: Amadori, Nichetti, Calì, Geroni. All.: Mangone 5.
PORDENONE (3-5-2): Careri 6; Salvatori 6, Peccarisi 6, Fissore 6,5; Simoncelli 6 (8′ st G. Migliorini 6), Mattielig 6, A. Migliorini 8 (42′ st Uliano sv), Maracchi 6,5, Placido 6,5; Barbuti 6,5 (48′ st Paladin sv), Maccan (cap.) 6,5. A disp.: Bazzichetto, Capogrosso, Buratto, Benatti. All.: Rossitto 7.
Arbitro: Caso di Verona (Pancaldo Trifirò di Barcellona Pozzo di Gotto, D’Alia di Trapani).
RETI: 9′ pt Fissore (P), 19′ pt Momentè (A), 30′ pt Maccan (P), 46′ pt Maracchi (P), 2′ st A. Migliorini (P), 21′ st Momentè (A).
Note: serata fredda, spettatori 1.000 circa (1.014 abbonati). Ammoniti Salvatori, Placido (fallo di mano), Spinelli e Barbuti (simulazione). Espulso Moi al 39′ pt per fallo violento a gioco fermo. Corner 4-2; recupero 2′ e 5′.
Bergamo – All’AlbinoLeffe malato fradicio e salito malinconicamente sull’ottovolante delle sconfitte consecutive (tredici totali) non basta calarsi un doppio MomenGol nella disarmante serata del colpo di coda del Ramarro. Per la banda Mangone – infelice sostituto di Pala e Bonazzi – si avvicina quella della classifica, attualmente occupata proprio dal Pordenone a quota nove, con un solo punticino da recuperare.
Nella disfida tra chi ha cambiato più panchine nel girone A lo score dice quattro a tre per gli ospiti, particolare beneaugurante per l’ex bandiera udinese Rossitto, quarta ciambella di salvataggio – con la dote del pareggino prenatalizio strappato al Real Vicenza – di una stagione da cenerentola dopo Zauli, Daniel e la parentesi dell’unica vittoria (alla settima con la Cremonese) con Foschi (Luciano). I seriani già nell’incipit ripropongono le consuete brutture: dopo il fendente di Barbuti (2′, destro a lato sul rinvio del proprio portiere) e il colpo di testa di Maccan (8′, sugli sviluppi di un corner corto di Migliorini) rintuzzato in tuffo da Offredi, alla successiva palla utile (angolo del regista neroverde) l’ex atalantino Fissore incrocia il destro al volo sotto la traversa. Se l’asse portante costruito sui neo acquisti Spinelli e Silva Reis funziona a sprazzi, per fortuna c’è l’ariete di Jesolo, che al 19′ impatta correggendo in spizzata il piazzato dalla destra di Corradi. Al 23′ Barzaghi protesta per una trattenuta in mischia del rompighiaccio ospite, episodio che illude circa la virata dell’inerzia (vedi staffilate centrali di Gazo e Bentley – all’esordio da titolare – tra 27′ e 28′), ma alla mezzora la coppia centrale in bluceleste si fa uccellare dall’incornata sottomisura di Maccan accarezzata dal traversone di Placido. Per sovrammercato, nove giri di lancetta più tardi l’arbitro vede una gomitata di Moi a Maccan prima di un calcio da fermo a favore dei friulani ed estrae un rosso frettoloso; al 42′ Offredi è strepitoso sulla volée di Maracchi innescata ancora una volta dal suo play basso, salvo poi regalare il tris nel recupero non trattenendo un fendente da punizione di Migliorini e offrendo a Maracchi la sua fetta di gloria.
Nella ripresa entra l’altro homo novus Pacifico – un difensore – al posto dell’imballato metronomo, mossa vanificata in avvio di ripresa da discesa avversaria senza ostacoli, fallo guadagnato e calcio franco da poker di Andrea Migliorini che al 2′ toglie la ragnatela al sette. C’è spazio anche per il mancato 5-1 di Maracchi (8′, stavolta Offredi fa il suo), per l’insistente coro “Alessio Pala” della Nuova Guardia intervallato dal consueto “Andreoletti taccagno olé” e per il punto della bandiera siglato da Momentè, smarcato dal gioco a due tra Gazo-Silva Reis. Al 29′ né Maccan (mancino in bocca al numero uno) né il bomber veneto, che al culmine di un’azione Corradi-Reis coglie in girata volante il palo esterno, riescono a modificare lo score: lunedì prossimo la menomata soirée con la Cremonese (20.45, Girasole ha un altro turno di squalifica da scontare) inaugura il girone di ritorno, ma avanti di questo passo – l’ultimo punto, il decimo, lo conquistò il Guru di Pagazzano a fine ottobre a Bolzano – perfino i playout diventeranno un miraggio.
Simone Fornoni