verto1Vertova –

Una nuova società, una nuova squadra e una nuova categoria. Dopo il dubbio amletico estivo dell’iscrizione o non iscrizione la Vertovese inaugura la stagione 2013/2014 presentandosi al pubblico mercoledì 31 Luglio. Il primo a prendere parola è il sindaco Cagnoni: ”Quest’anno inizia un nuovo ciclo. Voglio ringraziare personalmente a nome della comunità il presidente uscente Maffeis. Per vent’anni ha guidato questa società. Voglio donare ai Maffeis una targa di riconoscimento. Quest’anno, oltre alla prima squadra, punteremo tanto sul settore giovanile. Mi raccomando ragazzi mettetecela tutta perché solo con l’impegno si possono raggiungere gli obiettivi prefissati”.
L’applauso spontaneo corrobora la consegna della targa. Il vecchio staff dirigenziale è commosso e il pubblico lo abbraccia con grande affetto. La Vertovese è rinata, e la rosa è stata ampliata. Dal Ranica la trattativa procede per Vitali. Classe 1979 e punta di sfondamento. Altro attaccante è Grigis, classe 1988 dal Lemine. Terzo rinforzo offensivo è Nasto, del 1995 scuola AlzanoCene. Sempre dalla squadra seriana proviene Nigroni, difensore classe 1995. Dal Verdello arriva Carrara, un 1986. Il baby portierino Sonzogni del 1994 lascia lo ScanzoPedrengo per approdare a Vertova. Sempre dallo ScanzoPedrengo provengono i due gemelli Cereda, centrocampisti annata 1995. Rindossa la casacca giallo azzurra il centrocampista Bolis.
Dopo la presentazione dei nuovi arrivati prende il microfono il direttore Generale Bortolotti: ”Il girone sarà uno dei più difficili. Per noi è la prima esperienza in Promozione in 90 anni di storia. Il segreto è l’avere a che fare con delle persone prima che dei giocatori. L’aspetto umano è fondamentale nel calcio”.  Anche qui l’applauso sorge spontaneo.  Bortolotti ha rinunciato ad una chiamata di una squadra di Eccellenza per rimanere al servizio dei colori vertovesi. L’ultimo che parla ai ragazzi e al pubblico presente è il mister, confermato ormai da quasi tre anni, Imberti: ”Il discorso più tecnico lo farò personalmente ai giocatori. Quello che voglio dire questa sera è che la Vertovese non è morta. Si è trovato un gruppo di amici disponibile a dirigere la società. Quest’anno come obiettivo societario c’è sicuramente la permanenza in categoria. Ho un buon rapporto con tutti questi ragazzi, sicuramente ce la faranno. Buona stagione a tutti e in bocca al lupo”.
Una presentazione quasi in famiglia sottolinea il clima che si respira a Vertova: serenità e forte stima per la società. Da notare sicuramente la forte coesione presente tra il comune e la Vertovese. Come si dice in questo caso: l’unione fa la forza. E da metà agosto non conteranno più le parole. Bisognerà correre e sudare parecchio. La nuova Vertovese inizia così la sua stagione. La società è formata, il pubblico entusiasta. La parola al campo.

La rosa
Gualdi Luca (1994), Sonzogni Matteo (1994); Alberti Giorgio (1980), Cereda Davide (1995), Cereda Stefano (1995), Carrara Fabio (1986), Nicoli Riccardo (1991), Nigroni Lorenzo (1995), Pietta Stefano (1993); Carsana Danilo (1974), Baldis Matteo (1990), Koubaa Brahim (1992), Marchetti Matteo (1993), Motta Giovanni (1980), Vavassori Giuliano (1983), Zilioli Simone (1981); Grigis Alessandro (1988), Masinari Nicola (1996), Nasto Ciro (1994), Noris Samuel (1979), Vitali Mario (1979).

Lo staff tecnico e dirigenziale
Allenatore: Imberti Giuliano
2° allenatore: Guerini Cristian
Prep. Portieri: Signori Marco
Massaggiatore: Montana Paolo
Accompagnatore: Gualdi Franco
Presidente: Guerini Amabile
Direttore Sportivo: Pezzoli Elio
Direttore Generale: Bortolotti Andrea
Segretario: Brignoli Roberto, Perico Gianni, Gualdi Luca

verto4Le interviste
Il sindaco di Vertova Cagnoni, presente alla serata d’inaugurazione, sottolinea lo stretto legame tra comune e società: ”Il campo è comunale e lo diamo in dotazione alla società. Oltre che a motivi strettamente burocratici la collaborazione è dovuta alla volontà che i ragazzi abbiamo un posto sicuro in cui crescere e la comunità una squadra per cui tifare. Il calcio è molto importante attualmente: in periodi difficili è proficuo avere un momento di sfogo sano. Sicuramente in un paese di 5000 abitanti la Promozione è un buon campionato. La Gandinese ha cavalcato per parecchi anni la Promozione e l’Eccellenza. Ora siamo anche noi competitivi e affrontiamo un’ostica categoria. Con la famiglia Maffeis siamo rimasti in grandi rapporti, continuano a dare una mano all’interno della società. Oltre a sindaco sono anche il contabile della Vertovese e a chi dice che le attenzioni comunali sono principalmente verso il calcio si sbaglia: vedano l’Unione Ciclistica San Marco. Vertova ha sempre puntato molto sullo sport. L’assessore Guerini, vincitore di diversi trofei nel ciclismo, dà una grande mano in questo. L’obiettivo comunale è quello di imbastire un grande settore giovanile per aiutare i giovani a crescere in un luogo sicuro, protetto e con molti e sani valori.
Oltre al sindaco prende la parola mister Imberti: ”L’obiettivo stagionale è la salvezza. La squadra è stata ben rinforzata. Bortolotti a mio avviso è riuscito ad allestire una rosa adatta al girone di promozione. Sicuramente la famiglia Maffeis ha dato tanto a questo paese e continueranno a darlo molto umilmente come hanno sempre fatto. Non abbiamo tra di noi un top player. I giocatori sono tutti tasselli a disposizione per l’obiettivo comune. Il leader non lo si compra, lo si crea: è la squadra che capisce chi può diventare il trascinatore. In base al comportamento all’interno dello spogliatoio e alla grinta messa in campo. Il mio modulo di base è il 4-3-3 adattabile in base alle circostanze. La cosa che mi fa più arrabbiare dei miei ragazzi è quando non mettono in pratica quello che tu dici. Fino all’ultima giornata lottiamo per la salvezza. La società e il pubblico meritano grandi risultati”.
Il nuovo presidente Guerini si presenta:”Ho consegnato vent’anni fa la società in mano alla famiglia Maffeis. Ci siamo trovati e, dopo le dimissioni del vecchio presidente, ho deciso di riprendere in mano le redini aiutato da alcuni amici. E’ il calcio degli imprenditori. Mi stanno dando una grande mano alcuni altri dirigenti e alcuni sponsor. Il calcio è come l’imprenditoria: spirito d’osservazione  con rischi annessi. In bocca al lupo a tutti i ragazzi.”
Servizio a cura di Matteo Mongelli