di Matteo Bonfanti

Non si vive di solo calcio. Così siamo andati a vedere che lavoro fanno i trenta bomber che l’anno scorso hanno fatto la differenza in Eccellenza, Promozione, Prima, Seconda e Terza categoria. Partiamo dall’idea di chi scrive, convinzione che si è sbriciolata tra una telefonata a un direttore sportivo e una a un presidente. Pensavo che il ruolo in campo rispecchiasse quello nella vita. Mi spiego meglio: se uno gioca inventando grande calcio là davanti (è il caso degli attaccanti presi in esame), sul posto di lavoro deve fare altrettanto. Quindi immaginavo risposte del tipo:  «fa il pittore», «scrive libri illustrati per bambini»,  «realizza cortometraggi per Sky e per Mediaset», «è uno scultore conosciuto in tutta la Bergamasca»,  «fa il paroliere per i Modà», «è appena partito per l’Egitto alla ricerca del Santo Graal». Insomma, se uno è fantasioso quando gli arriva la palla sulla trequarti, deve esserlo anche lontano dal rettangolo verde, in ufficio. E non può fare un mestiere tranquillo: per me il pallone è poesia, quindi i bomber devono occuparsi di sogni o di materie strettamente affini.
Niente di più sbagliato. Ad eccezione di Ambrosini,  stella del Celadina e animatore in Sardegna, e di Andreoli della Verdellinese, studente di architettura e già praticante in uno studio, gli altri fanno mestieri che non implicano la parte creativa che, invece, tutti i nostri campioni mettono, per la gioia del pubblico, quando indossano le scarpette chiodate. Vedere per credere Ghisalberti, il numero dieci del Ciserano: serpentine, veroniche e incredibili magie la domenica, operaio il resto della settimana. Tantissimi come il capitano rossoblù: lavoratori manuali nelle ditte orobiche. Parliamo di Galbiati, colpo di mercato del Villa Valle, di Magri del Paladina, di Crisci del Caprino, di Dalola del Ponteranica, di Quarantini che adesso è passato all’Adrense, di Bolis del Mozzo, di Vinciguerra del Fornovo, di Ghannamy della Verdellinese, di Forlani dell’Issese e di Donadoni del Bonate 1951.
Appena tre i centravanti che lavorano in proprio. Sono artigiani Recanati, duecento gol in Promozione e colpi di classe ogni volta che sfiora la sfera;  Corna super con l’Oratorio Calvenzano (e ora colpaccio estivo dell’ambizioso Fornovo), titolare di una ditta che si occupa di carpenteria; e Ceresoli, trascinatore della Juventina Covo, di professione imbianchino.
Pochi gli universitari.  Pastori ha fatto l’Isef, si è laureato e non è che la cosa piaccia tanto ai vertici della Mario Zanconti anche se non lo dicono. Il numero sette arancioblu ha subito trovato lavoro come personal trainer in tre palestre milanesi. E’ impegnato di sera e fa fatica ad andare agli allenamenti. Ma non è un giocatore qualunque, è quello capace di vincere le sfide da solo. Ovvio che a Treviglio sognino che trovi al più presto un’occupazione pomeridiana. Non corre invece bg1sejdaniquesto pericolo il Carobbio che si è assicurato  Sejdani, giovanissima e prolifica seconda punta l’anno scorso al Gorlago. Il ragazzo studia Ingegneria Civile al Politecnico di Milano e anche nel 2014-2015 sarà impegnato sulle sudate carte. Il problema per il club arriverà quando finirà e, magari, avrà una proposta da una nazione estera.
Mosca rara Agosti, l’unico fenomeno offensivo orobico impegnato nel sociale: il campionissimo dell’Oratorio Cologno è infatti educatore in una comunità. Più rappresentato il gruppo di chi si occupa di tenere in forma gli altri. Detto di Pastori, ci sono Volpini (Castellese nel 2013-2014, Capriolo nel 2014-2015), preparatore per i tennisti di alto livello, e Colleoni (United Urgnano) che lavora in due centri fitness.
Avanti con la nostra analisi per scoprire cosa fanno tre calciatori unici, spesso celebrati sulla prima pagina del nostro giornale:  Matteo Sala, Roberto Pellegris e Alessandro Gennarelli.  Simili come numeri nove perché accomunati da qualcosa che li rende speciali: il gol, sempre e comunque, partendo da destra, da sinistra oppure con un’incornata o con un’incredibile percussione in area o, ancora, con una rovesciata. Te li immagineresti con un lavoro identico, di grande responsabilità, la stessa che si prendono ogni domenica in campo quando bisogna vincerla, ma i compagni sono nella classica giornata no. Anche qui ci sbagliamo, le occupazioni sono, infatti, diversissime tra loro:  Sala è impiegato in un’azienda che fa disinfestazioni,  Gennarelli carica i camion dell’Auchan con yogurt e latticini,  Pellegris fa l’impiegato part time perché ha due bimbi piccoli e vuole stare con loro il più possibile.
Di artisti non ce ne sono. Forse lo diventerà Andreoli, asso della Verdellinese e, come abbiamo detto, futuro architetto. Ad ora quello che si avvicina di più ad un mestiere creativo è Rigoli, 18 reti nel 2013-2014 con la maglia del Curno Caluschese e pronto a un’esaltante avventura col Bonate 1951. Fa il disegnatore meccanico, quindi disegna e progetta, un po’ come la domenica alle 15, ora del fischio iniziale dell’arbitro.
Ma forse un motivo c’è. Chi inventa straordinario calcio quattro giorni la settimana (le sere in cui si allena, il pomeriggio quando gioca), una volta uscito dagli spogliatoi stacca e cambia vita. E sceglie di fare qualcosa di normale, senza le pedate che arrivano dagli stopper e dai terzini, senza gli applausi e i fischi che accompagnano, immancabilmente, i bomber, che amiamo e che odiamo perché sanno regalarci grandi emozioni. Proprio come gli artisti.

bg6salaI MARCATORI DI ECCELLENZA NELLA STAGIONE 2013-2014
23 reti: Sala (Brusaporto, ora al Ponteranica) – classe 1985, dipendente della Ecotime, azienda che lavora nel campo della disinfestazione
17 reti: Ghisalberti (Ciserano, confermato) – classe 1989,  operaio
16 reti: Galbiati (Ciserano, ora al Villa Valle)  – classe 1986,  operaio alla Robur
14 reti: Gennarelli (Verdello, confermato) – classe 1990,  dipendente part time all’Auchan dove carica yogurt e latticini
13 reti: Pellegris (Villongo, confermato) – classe 1983,  impiegato part time (sei ore al giorno)

I MARCATORI DI PROMOZIONE NELLA STAGIONE 2013-2014
18 reti: Roggeri (Valcalepio, ora al Sarnico) – classe 1989,  impiegato in un’impresa edile
17 reti: Recanati (Romanese, ora fine carriera) – classe 1979, titolare col suocero di un’impresa stradale
15 reti: Magri (Paladina, confermato) – classe 1980, magazziniere
15 reti: Vicari (Foresto, ora all’AlbinoGandino) – classe 1989,  studente universitario all’ultimo anno di specialistica in economia
14 reti:  Crisci (Caprino, confermato) – classe 1982,  operaio specializzato
14 reti: Dalola (Ponteranica, confermato) – classe 1986,  operaio
13 reti: Pastori (Mario Zanconti, confermato) – classe 1987,  laureato Isef, personal trainer in tre palestre di Milano

I MARCATORI DI PRIMA NELLA STAGIONE 2013-2014
26 reti: Corna (Or. Calvenzano, ora al Fornovo) classe 1986, titolare di una ditta di carpenteria con il padre
22 reti: Ceresoli (Juventina Covo, confermato) – classe 1991,  imbianchino in proprio
19 reti: Volpini (Castellese, ora al Capriolo) – classe 1984, personal trainer nel mondo del tennis
18 reti: Rigoli (Curno Caluschese, ora al Bonate 1951) – classe 1985, disegnatore meccanico
18 reti: Quarantini (Casazza, ora all’Adrense) – classe 1989, operaio in una ditta di guarnizioni

I MARCATORI DI SECONDA NELLA STAGIONE 2013-2014
23 reti: Andreoli (Verdellinese, confermato) – classe 1990, studia Architettura al Politecnico di Milano
22 reti: Sejdani (Gorlago, ora al Carobbio) – classe 1992, studia Ingegneria Civile al Politecnico di Milano
22 reti: Matteo Bolis I (Mozzo, confermato) – classe 1990, magazziniere
21 reti: Vinciguerra A. (Fornovo, confermato) – classe 1982, operaio
20 reti: Ghannamy (Verdellinese, confermato) – classe 1991,  tappezziere  

bg6carissimiI MARCATORI DI TERZA NELLA STAGIONE 2013-2014
26 reti: Carissimi (Locate, confermato)  – classe 1988,  idraulico
22 reti: Agosti (Or. Cologno, confermato) – classe 1985, educatore
22 reti: Forlani (Issese, confermato) – classe 1976, operaio in una ditta di elastici
20 reti: Colleoni (United Urgnano, confermato) – classe 1981, personal trainer
19 reti: Ambrosini (Celadina, confermato) – classe 1989, attualmente fa l’animatore in Sardegna
18 reti: Donadoni (Bonate 1951, confermato) – classe 1981, operaio