VICAR NIGHT 2014 –

Il giorno 8 Luglio, presso gli impianti sportivi dell’oratorio “S. Giovanni Bosco” di Pedrengo, si è tenuta l’ottava edizione del “Vicar Night”, un’iniziativa nata per favorire il divertimento e la socializzazione dei ragazzi che animano i CRE del vicariato diocesano Scanzo-Seriate, nonché torneo riconosciuto dal 2008 presso il CSI di Bergamo che manda i propri arbitri per la direzione delle sfide, sia di calcio che di pallavolo.
La pioggia pomeridiana nulla ha potuto contro la forza di volontà dei giovani ragazzi di confrontarsi in sfide mozzafiato che ogni anno sono diverse perché diversi sono i valori messi in campo, primo tra tutti il fair play e l’amicizia. Molto colorato il pubblico sugli spalti.
CALCIO A 5 – Mentre la Germania asfaltava il Brasile nel primo tempo, la squadra di Scanzorosciate di don Cristiano Re ne emulava le gesta mettendosi alle proprie spalle squadre forti come Seriate, Albano, Orio, Grassobbio e Brusaporto, dimostrando di non temere nessuno e tenendosi ben stretto il titolo che avevano ottenuto nella passata edizione a Grassobbio, con la differenza che questa volta sono riusciti a portare anche una seconda formazione sul secondo gradino del podio. La terza piazza spetta alla seconda formazione casalinga di don Patrizio Carminati che dimostra di mettercela tutta per ostacolare le ambizioni di Scanzo, ma dinnanzi alla loro bravura devono alla fine issare bandiera bianca.
Da segnalare la grande correttezza dei ragazzi di ciascuna squadra, che in occasione dei falli di gioco, senza nemmeno aspettare il fischio dell’arbitro, riconsegnavano la palla agli avversari per permettere loro di effettuare il calcio di punizione. Nella squadra di casa si sono visti numerosi giovani di interessante valore tecnico, mentre la squadra di Grassobbio non ha avuto vita lunga, essendo stata subito eliminata nel primo incontro con un sonoro 5-0 da parte di Albano.
CALCIO A 7 – In questo torneo, svoltosi nelle qualificazioni sul lato destro del campo, si vede invece maggior incertezza nel risultato, e questo perché nessuna delle due squadre vuole lasciare nulla al caso e tutti vogliono arrivare almeno alla finalissima. La formazione di Scanzo, detentrice anche di questo titolo, si presenta con tre squadre, mentre le altre con due. All’interno della prima squadra di Grassobbio troviamo anche don Luca Gambirasio, direttore dell’oratorio stesso, che si è messo “al servizio” dei suoi ragazzi, segnando anche due reti che però non sono serviti per qualificarli, mentre la seconda formazione, meno accreditata, è riuscita nell’impresa di arrivare ai quarti, salvo poi cadere per mano di Scanzo. La sorpresa però la si ha dai ragazzi di Albano, che contro ogni pronostico, riescono in finale a ribaltare il verdetto finale, mettendo all’angolo la corazzata scanzorosciatese, vincendo meritatamente l’oro. Don Matteo Carrara era al settimo perché tutti credevano, a ragione, che si sarebbe imposta ancora Scanzo. Ma la palla è rotonda. Il fair play, anche qui, ha fatto giustamente da padrone.
VOLLEY – Il grande volley è di casa a Pedrengo: le luci hanno illuminato, infatti, grandi squadre di pallavolo che a colpi di bagher ed aces, hanno dato vita ad avvincenti sfide all’ultimo colpo, mettendo in risalto la capacità di fare squadra e la voglia di divertirsi. L’arbitraggio è stato impeccabile sotto tutti i punti di vista, e anche le richieste di spiegazione da parte dei ragazzi sono state fatte nel segno della più alta educazione. A vincere il torneo è stato Pedrengo, che ha messo al secondo posto lo squadrone di Scanzo e al terzo quello di Albano. La squadra di Grassobbio, orfana dell’esperta Barbara Azzolari, ha saputo tenere bene il campo, soprattutto con numerosi aces e le precise alzate a rete di Luna Demurtas, giovane atleta di Seconda Divisione alla P.O.G. Volley Grassobbio, coadiuvata da ottimi martelli, tra le quali Linda Nava, anche lei pallavolista di esperienza. Buona anche la prestazione di Davide Colombelli, calciatore e pallavolista per una serata, che in ricezione ha dato grande sicurezza nelle azioni nevralgiche del gioco, esaltando sia la tecnica che la determinazione del gruppo.
A cura di Stefano Nava

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