35a (16a rit.) serie C girone A – Zanica, AlbinoLeffe Stadium – Lunedì 7 aprile (20.30)
AlbinoLeffe – Pro Vercelli 3-1 (2-1)
ALBINOLEFFE (3-5-2): Marietta 6; Borghini (k) 6, Potop 5,5, Baroni 6,5 (1′ st Gusu 6); Barba 6, Parlati 8, Fossati 6,5, Zanini 7 (20′ st Agostinelli 7), Giannini 6,5 (20′ st Munari 6,5); Zoma 8 (38′ st Angeloni 6,5), Sorrentino 7 (31′ st Longo 6). A disp.: Facchetti, Taramelli; Zambelli, Mustacchio, Astrologo, Ricordi, Vinzioli, Bosia. All.: Giovanni Lopez 7.
PRO VERCELLI (3-5-2): Franchi 6; Clemente 5,5 (31′ st Siafa 5,5), Marchetti 5,5, Carosso 5,5; Pino 6,5 (12′ st Benacquista 6), Iotti sv (17′ pt Niang 5,5), Schenetti 6,5, Romairone 6 (12′ st Rutigliano 6), Iezzi 6; Comi (k) 5,5, Coppola 7. A disp.: Rizzo, Lancellotti; Cirillo, Burruano, Sbraga, Contaldo, Ronchi, La Rosa, Zarrouki, Iara, Gaglioti. All.: Marco Banchini 6.
Arbitro: Striamo di Salerno (Pignatelli di Viareggio, Ferraro di Frattamaggiore; IV Stanzani di Bologna).
RETI: 5′ pt Sorrentino (A), 11′ pt Zoma (A), 37′ pt Coppola (PV), 7′ st Parlati (A).
Note: spettatori 505 (biglietti emessi 405, paganti 242 per 2.174 euro, abbonati nominali 342 per 2.925,71 euro di rateo) per un incasso complessivo di 5.099,71 euro. Ammoniti Fossati, Niang, Comi e Gusu per gioco scorretto. Tiri totali 12-9, nello specchio 6-1, parati 3-0, respinti/deviati 2-1. Corner 2-5, recupero 2′ e 5′.

Zanica – Playoff matematicamente certi a tre dal gong della regular season, tanta roba. Il sospiro di sollievo del Monday Night? Sul tris del due volte assistman Samuele Parlati, azione partita da Zanini dal mezzo corridoio di sinistra e prolungata tra le linee dal raddoppiatore di giornata per corsa e destro a mezzaltezza. Perché la Pro Vercelli da quartieri bassi ha avuto il potere di far venire un po’ di strizza a un AlbinoLeffe aspirante dominatore che alla fine strappa il ticket per il quarto posto solitario (56 punti, Trento 53). E pazienza se un mezzo infortunio dietro l’aveva riaperta quando sarebbe stata da chiudere precocemente. Perché in poco più di una decina di lancette la primizia di Sorrentino e Zoma parevano averla prenotata in ampio anticipo, ma a doppia cifra dalla pausa ecco il rinvio di Potop che aprendo il piattone sulla palla di Pino dall’out sforna di fatto a Coppola, reduce dal quasi scavigliamento dell’asso di casa, l’assist per dimezzare lo score.

Buone cose dal mondo di Lopez, comunque, specie in avvio, soffittando la manita sporca in faccia due domeniche fa a Trento. Da rimessa laterale di Giannini e dalla palla in uscita del perno poi autore dell’errore per riaprirla l’origine dell’uno-due, con doppia sponda tra Baroni e il secondo marcatore di lì a non molto per lo scarico del tagliante Parlati per lo spiazzante del centravanti d’inverno e lo stesso salentino a rifinire il disimpegno di Zanini per corsa in aggiramento conclusa dal mezzo scavino di Momo in lungolinea sull’uscita di Franchi. La mezzala sinistra locale si mette in proprio al 17′ col tiro-cross mancato da Borghini a volo d’angelo, quindi al 25′ e al 32′ su angolo da sinistra di Fossati e in conduzione personale, sollecitando rispettivamente il tuffetto dell’ultimo ostacolo e il mancato abbassamento nello specchio dell’attrezzo di cuoio davanti alla lunetta.

Le Bianche Casacche in nero-amaranto trasferta, di loro, hanno il guizzo al 24′ lungo l’asse tra Romairone e l’attacco con Comi a mirino alzato da fuori ma non troppo. Ma a dimezzamento ottenuto su gentile concessione trovano la svettata alta del loro marcatore su palla a rientrare di Iezzi e l’inserimento pericoloso di Schenetti dietro input dell’accentrato pendolino destro con Baroni ad anticipare ancora Coppola in traiettoria per un corner ospite infruttuoso. Al rientro in campo, però, tutto di nuovo a posto, con Gusu anzi a sprecare addosso ai piedi del portiere ospite il poker sull’apertura di Zoma in contropiede da angolo altrui, mentre prima del doppio cambio di Banchini c’è la risposta alle stelle di Clemente che anticipa Zanini sulla palla in orizzontale del suo capitano in caduta.

Alle soglie del ventesimo il centravanti avversario, a ruota della craniata terrificante a Borghini costringendolo alla fasciatura da azione d’angolo, spizza appena il traversone di Benacquista; al 23′, la botta sopra la traversa di Fossati sul doppio scarico Munari-Zoma a un metro abbondante dal limite, mentre in capo al bis d’orologio è Carosso in scivolata a sventare in fallo di fondo la puntatina sorrentiana nella combinazione dalla cintola in su. Il neo entrato Longo anziché alla porta nemica fa male all’ex Marchetti senza dire trentatré sull’assistenza di Munari dietro dettatura di Fossati, poi a un pokerino dal novantesimo è Angeloni da Piazza Brembana a mancare il bersaglio col destro secco allungatogli da Agostinelli dal centrosinistra. A uno, l’unico goleador vercellese la ritenta in ascensore chiamato davanti al secondo palo a rientrare dalla destra da Rutigliano, ma lo specchio è più in qua. Il giovane in avanti se la fa parare in tuffetto sulla sponda all’indietro del catanese sempre in scia ad Agostinelli nel recupero, ma va bene lo stesso. Sabato alle cinque mezzo si va all’ombra del Resegone con Lecco.
Simone Fornoni

“I numeri parlano a favore dell’Albinoleffe, anche se in certi momenti abbiamo giochicchiato. Siamo ai playoff, siamo quarti da dieci-quindici giornate e vogliamo tenerci questa posizione che ci piace. Voglio battere il record di punti che è a 57, abbiamo già il record di vittorie con questa formula, quindici.

Il pregio che posso rivendicare per me è il cambio di mentalità da squadra abituata a subire a squadra portata ad aggredire. Oggi siamo rispettati su tutti i campi e andiamo a prendere gli avversari in tutte le zone del campo.

Non ci sono stati cali di tensione, al massimo un errore sul gol preso e troppa leziosaggine. Parlati ha dato tantissimo perché è un supertitolare, cinque gol non mi pare li abbia mai fatti, ma al netto della sbavatura da ex difensore lasciatemi rimarcare il rendimento di Potop.

Baroni è uscito per motivi fisici.

Dopo Trento ho convocato la squadra la mattina seguente alle otto perché non possiamo permetterci di staccare la spina dopo aver chiuso in vantaggio il primo tempo.

In avanti Zoma è fuori concorso, quindi a un giovane come Angeloni ho chiesto pazienza. Il minutaggio concesso a lui, come a Zanini e Sorrentino, è sempre e comunque in prospettiva playoff, per avere certezze delle alternative” (Giovanni Lopez, allenatore).

“La soddisfazione è pari alla nostra crescita continua, unita alla capacità di rialzarci come di saperci imporre. Siamo un gruppo di grandi uomini prima che di giocatori. Stavolta ho dovuto gestire l’ammonizione e ho dovuto chiedere aiuto ai compagni per gestire le ripartenze. Sui gol abbiamo concretizzato le prove in allenamento. Per la sconfitta di Trento escludo la tesi della presunzione: l’errore è stato disunirci dopo ogni gol preso. Non ho ancora segnato su azione? Ho sgridato Zoma perché le mie sovrapposizioni andrebbero premiate meglio (ride, Ndr). Sto bene fisicamente, abbiamo un preparatore tra i migliori della mia carriera (Andrea Mossali, NdR)” (Marco Fossati).