Strascichi come succede quando c’è di mezzo la passione calcistica, fortissima sia in casa Roncola che tra chi fa parte della Zognese. Domenica c’è stato il big match del Girone A di Seconda che ha visto i brembani di mister Tarchini fare l’impresa esterna, portandosi a più tre in classifica. Animi caldi e un post partita che ha diviso i membri delle due compagini, con gli sconfitti che accusano che l’incontro si è chiuso in un clima irrispettoso anche a causa dei comportamenti dei giocatori e dei tifosi avversari (“i giocatori della Zognese si arrampicano sulla rete che separa il campo dalle tribune, danneggiandola, per urlare alla tifoseria avversaria, e il brillante intervento di un affezionato tifoso dello Zogno che urla a più riprese al segnalinee di casa “ti compro e ti pianto come un fiorellino nel mio giardino”, così è riportato nell’articolo a firma Romina Adobati, addetta stampa appunto della Roncola).
Il direttore generale della Zognese, Holger Turra, non ci sta e racconta la sua versione dei fatti: “L’affezionato tifoso di cui si parla sono io, che ho detto al guardalinee dei padroni di casa la frase “ti compro e ti pianto in giardino facendoti fare l’attaccapanni con le orecchie” dopo che il segnalinee in diverse occasioni ha mancato di rispetto a me, a mio padre e alla società Zognese. Durante la partita si è girato verso di noi dicendoci “con i soldi che avete, con i giocatori che avete, noi adesso avremmo ottanta punti”. Come normale, mio papà gli ha risposto “guarda a casa tua”. A fine partita, per stemperare gli animi, sempre mio padre ha proposto al guardalinee di bersi una birra insieme e il dirigente della Roncola lo ha mandato a quel paese. Non è il solo episodio spiacevole…”.
Com’è nel suo carattere, Holger Turra non le manda di certo a dire… “Penso che l’entourage della Roncola non si sia comportato in modo sportivo. Oltre alle frasi del guardalinee, a fine partita io e il nostro ds siamo stati presi a male parole da un loro giocatore. Infine non ci hanno permesso di entrare negli spogliatoi. La loro addetta stampa dice “che la Roncola al fine di perseguire la sicurezza dei giocatori e l’ordine pubblico, ha deciso cautelativamente di non far entrare né parenti, né amici fino a quando la tensione si è stemperata”, ma né io né il nostro ds siamo dei parenti e degli amici, tengo a dire che siamo dei dirigenti tesserati che, proprio per il ruolo che ricopriamo, dobbiamo confrontarci con la squadra alla fine di una partita di campionato. Lo ripeto: a noi due l’ingresso è stato negato e in quel momento non si respirava alcun tipo di tensione”.
Due parole anche sull’arbitraggio e sui presunti danneggiamenti alla rete che separa il campo dalla tribuna. “Credo che il direttore di gara abbia arbitrato molto bene e in modo estremamente equilibrato, tenendo in pugno la partita con ammonizioni da una parte e dall’altra. Credo che il penalty a nostro favore fosse ineccepibile, non “discutibile” come ha detto il loro mister a fine gara. Se un giocatore viene spinto in area da un avversario, il direttore di gara non può che fischiare il rigore. Piuttosto che prendersela con la direzione, la Roncola dovrebbe interrogarsi sul perché hanno creato così poco contro di noi, giusto una conclusione su punizione. Bravi i nostri ragazzi, che hanno giocato da squadra. Sul danneggiamento della rete mi chiedo se stanno parlando dell’esultanza di Locatelli dopo il 2-0, il solo momento in cui io mi ricordo che un nostro giocatore si è arrampicato sulla recinzione. Fa così ogni volta che segna, anche quando giochiamo a Zogno. Abbiamo fatto il video, non rovina la rete né urla alla tifoseria avversaria. Fa semplicemente festa dopo una rete importante”.
La chiosa del direttore generale della Zognese è amara: “Amo il calcio e sono una persona molto sportiva, in grado di riconoscere i meriti come i demeriti della propria squadra e di quella avversaria. Quando nella scorsa stagione siamo retrocessi dopo la sfida col San Paolo, ho riconosciuto ai gialloblù che avevano fatto meglio. Le parole del guardalinee della Roncola le ho sentite più volte in questa stagione, le accuse di spendere troppo… Innanzitutto vorrei dire che come investo i miei soldi sono fatti esclusivamente miei, poi che alla Zognese stiamo facendo un buon lavoro sia dal punto di vista della prima squadra che del settore giovanile perché siamo una dirigenza dalla grande passione, che ci mette tutto il cuore possibile. Resta che di fronte a certe frasi, mi viene voglia di fare un passo indietro. Mi lasciano infatti addosso una grande amarezza”.     
Matteo Bonfanti

Qui il video dell’esultanza di Locatelli dopo la rete del 2-0 per la Zognese sul campo della Roncola