29a serie A – Bergamo, Gewiss Stadium – domenica 16 marzo (20.45)
Atalanta – Inter 0-2 (0-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 6; Djimsiti 6 (29′ st Samardzic 6), Hien 6,5, Kolasinac 6,5; Bellanova 6 (14′ st Ruggeri 6), Ederson 5,5, De Roon (cap.) 6,5, Zappacosta 6; Pasalic 6 (14′ st De Ketelaere 5); Retegui 5,5 (29′ st Maldini 6,5), Lookman 6 (39′ st Brescianini sv). A disp.: 28 Rui Patricio, 31 Rossi; 2 Toloi, 40 Comi, 27 Palestra. All.: Gian Piero Gasperini 6.
INTER (3-5-2): Sommer 6,5; Pavard 7, Acerbi 7, Bastoni 6; Dumfries 6 (21′ st Bisseck 6,5), Barella 6,5, Calhanoglu 7 (46′ st Asllani sv), Mkhitaryan 6 (30′ st Frattesi 6), Carlos Augusto 7; Thuram 5,5 (46′ st Taremi sv), Lautaro (cap.) 6,5 (46′ st Correa sv). A disp.: 12 Di Gennaro, 13 J. Martinez; 51 Alexiou, 50 Aidoo, 58 Cocchi, 52 Berenbruch, 8 Arnautovic. All.: Simone Inzaghi 6,5.
Arbitro: Massa di Imperia 6 (Carbone di Napoli, Meli di Parma; IV Sozza di Seregno. V.A.R. Di Bello di Brindisi, A.V.A.R. Marini di Roma 1).
RETI: 9′ st Carlos Augusto (I), 42′ st Lautaro (I).
Note: minuto di silenzio per ricordare Riccardo Agabio, ex vicepresidente vicario e reggente del CONI e presidente della Federazione Ginnastica Italiana. Partita sospesa dal 2’30” al del secondo tempo per l’assistenza a un tifoso interista nel settore ospiti. Serata serena e fresca, spettatori 23.215 per un incasso di 751.191,81 euro. Ammoniti Bellanova ed Ederson per proteste, Bastoni e Pavard per gioco scorretto. Espulsi Ederson al 36′ st per reiterate proteste, Gasperini al 43′ st per proteste e Bastoni al 50′ st per somma di ammonizioni (gioco scorretto). Tiri totali 13-14, nello specchio 3-5, parati 3-2, respinti/deviati 5-3, legni 0-1. Corner 2-6, recupero 1′ e 11′.
Bergamo – L’Inter, ferma al palo e salvata dal proprio portiere nel primo tempo, segna da palla inattiva dopo 6 minuti da fermi tutti per un malore nel settore ospiti. L’Atalanta nervosa resta in dieci nel finale, cioè 20 minuti pieni, e i milanesi fano calare il sipario sui sogni scudetto dei bergamaschi raddoppiando in superiorità numerica per la cacciata di Ederson prima di restarci negli ultimi sei giri di lancetta. Meneghini a 64, Napoli a 61 e dea sempre a 58, con soli 4 punti racimolati nelle ultime sei tra le mura amiche.
Gasperini rinuncia a sorpresa al tridente con De Ketelaere proponendo Pasalic dietro i due intoccabili. Di Thuram la sparata numero uno al 2′ da fuori in asse con la catena di destra, mentre al 6′ il taglio del medesimo in combutta con Barella, fuggito a sinistra, viene rintuzzato dal tempestivo recupero di Hien. Era comunque offside, guai a fischiarlo prima. Allarme rosso al sesto, quando Lautaro pesca in verticale proprio il francese che di sinistro colpisce il palo interno per poi rimettere in mezzo dal fondo: Kolasinac si scontra con Carnesecchi, poi il muro su Carlos Augusto lo alza Djimsiti. I bergamaschi faticano a riordinare le idee senza riuscire a costruire alcunché. Al quarto d’ora Barella allarga per Dumfries che imbocca il cross basso all’estremo riminese. Poco prima, un sinistro sporco di De Roon allontanato da Pavard. Ma quando la Dea vede lo specchio, è pungente, tanto che solo il colpo di reni di Sommer impedisce a Pasalic al 19′ di staccare con successo sul traversone a rientrare dell’olandese.
Il bosgnacco alza sempre di fronte il secondo angolo di casa di Lookman. Ci prova pure Ederson, dritto per dritto, da fuori verso metà frazione al netto dei recuperi, spia di una squadra in crescita. L’argentino dalla lunga alla mezzora non spaventa anima viva, mentre in capo a un tris cronometrico i due nerazzurri locali davanti combinano per un sinistro fiacco di Retegui respinto senza affanno da Acerbi. Al quarantesimo, lo schema di Calhanoglu dalla trequarti sinistra per aggancio falloso dell’ammonito (per proteste, però) Bellanova a Dumfries sfocia nel destro masticato da Bastoni davanti alla lunetta. Ancora Mateo in mischia ma ben lontano dalla porta se la vede respingere, poi Lookman al 43′ apre troppo il piatto destro rientrando dal vertice sinistro lungo il contropiede di De Roon, inseritosi sulla linea di passaggio del regista turco a Barella. Al 2’30” della ripresa, un tifoso interista nel settore ospiti si sente male e viene assistito dalla Croce Rossa e portato fuori in Barella con l’arbitro Massa che sospende la partita: l’angolo viene battuto al 9′ da Calhanoglu per il vantaggio di Carlos Augusto schiacciando di testa.
Al 19′ il turco impegna Carnesecchi da fuori, al 26′ Lautaro appoggia in rete in mischia dopo un tiro respinto di Barella ma dopo aver spostato Djimsiti dopo la spizzata d’origine di Thuram. CDK ricompone il tridente; Gasperini toglie proprio l’albanese per Samardzic passando al 4-2-3-1 con Maldini per Retegui, mossa a cui Inzaghi risponde con Frattesi per Mkhitaryan. Un destro telefonato del serbo su invito di Lookman (35′) ed Ederson, lamentando una trattenuta di Thuram, rimedia due gialli e finisce anzitempo sotto la doccia. Stessa storia per il Gasp a 2′ dal 90′, preso il due a zero da Lautaro in diagonale in scia a Barella. Poi Carnesecchi salva il tris su Frattesi e Bastoni calcia sopra la traversa prima di rimediare il secondo giallo pure lui, già ammonito, per un tackle falloso su Maldini. Che all’ottavo di recupero fa il solletico da fuori all’estremo svizzero sollecitandone la presa alta.