Ci mancava solo questa. Stefan Posch fermo ai box, probabilmente per tre settimane, causa lesione della giunzione muscolo-tendinea del bicipite femorale sinistro. Nel caso Isak Hien, anche oggi a parte dopo la ripresa di martedì pomeriggio, non dovesse recuperare, domenica sera contro la Juventus o Marten de Roon arretrerebbe a terzo di destra dietro o si passerebbe direttamente al 4-2-3-1 speculare. Queste le pessime nuove dal Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia, dove all’Atalanta verso il primo di due big match di fila, l’altro è il 16 sempre in notturna in casa con l’Inter, mancano il mattutino di venerdì e la rifinitura di sabato.

Difesa nuovamente in piena emergenza, dunque, tenendo conto che il quarto di reparto sarebbe comunque Rafael Toloi, ormai non più da corsa da tempo. In questo momento, nonostante le aspettative abbastanza rosee circa il recupero del perno svedese, out dalla vigilia del playoff di ritorno di Champions col Bruges per la lesione all’adduttore lungo a sinistra, la coperta in difesa è ai minimi termini, anche considerando l’indisponibilità di Giorgio Scalvini fino a fine stagione e il ritorno tardivo di Odilon Kossounou.

Con la diga olandese arretrata in terza linea, accanto a Ederson in mediana scalerebbe Pasalic, teoricamente titolare in un 3-4-1-2 a pieno regime di giocatori, mentre rispetto al Venezia gli unici veri avvicendamenti sarebbero Bellanova a destra al posto di Cuadrado con Zappacosta a sinistra e un trequartista al posto di De Ketelaere, lasciando a Retegui e Lookman le incombenze offensive. Se Hien non ce la fa, dentro per forza uno tra Brescianini e Samardzic.