Hanno figliato in due e in due prendono l’ex aequo. Stavolta l’Atalanta Club Valgandino, alla riunione sociale al ristorante “Da Leone” a Vertova, premia sia Ederson che Berat Djimsiti. Un Bravo Papà in condivisione, dunque, a ruota del presidente Antonio Percassi l’anno scorso, il prossimo primo aprile.
Parto gemellare per il premio “Bravo Papà 2025” del sodalizio di tifosi e appassionati con sede presso l’oratorio di Gandino, di cui ricorrono i 31 anni dall’istituzione, avvenuta nel 1994. Il Club, presieduto da Enzo Conti, ha deciso di deliberare una doppia assegnazionea José dos Santos Lourenco Da Silva Ederson e Berat Djimsiti. Il primo insieme alla moglie Myckaela ha salutato la nascita del piccolo Matteo, mentre il difensore albanese con la moglie Alisa ha dato il benvenuto al secondogenito Aron Noah.
“Il premio – sottolinea Conti – è ormai entrato a far parte delle tradizioni atalantine che accompagnano ogni stagione. Il nostro intento, sin dalla prima edizione in cui fu assegnato a Maurizio Ganz, è proprio quello di andare al di là di ogni tipo di classifica o aspetto agonistico, per sottolineare come nella vita e nello sport gli aspetti umani restino sempre e comunque prioritari. Lo scorso anno il “Bravo Papà” fu assegnato in via eccezionale al presidente Antonio Percassi, “Bravo Papà” della grande famiglia atalantina, ma anche padre di sei figli e ultimo di sei fratelli. La cerimonia di consegna fu un evento memorabile, poche settimane prima della conquista dell’Europa League”.
Dal 2022 il premio “Bravo Papà” ha una dedica particolare per Franco Moioli, supertifoso atalantino di Ponte Nossa, venuto a mancare nel corso della pandemia. La famiglia Moioli, dedita da sempre all’attività orafa, realizza sin dalla prima edizione l’artistico riconoscimento, che riproduce in oro e argento uno scorcio del centro storico di Gandino.
Ederson, classe 1999, è all’Atalanta dal 2022, dopo essere cresciuto in Desportivo Brasil, Cruzeiro e Corinthians. Il suo arrivo in Italia è legato alla Salernitana, mentre nel 2024 ha anche esordito, contro il Messico, nella nazionale maggiore brasiliana. Berat Djimsiti, classe 1993, è difensore dell’Atalanta e della Nazionale albanese, di cui è capitano. Nato e cresciuto a Zurigo in Svizzera, da genitori albanese, ha giocato alcune partite con le nazionali giovanili rossocrociate. E’ a Bergamo dal 2016 ed ha giocato in prestito anche ad Avellino e Benevento, prima di diventare, dal 2018, punto fermo della difesa neroazzurra. Nell’annunciare l’assegnazione del doppio premio il Club Valgandino ha anche confermato il festoso appuntamento della Cena Sociale, nel corso della quale è prevista la consegna dei riconoscimenti.
Il Club Valgandino è fra i gruppi più longevi del tifo organizzato neroazzurro, in seno da sempre agli Amici dell’Atalanta. A far da “notaio” alla fondazione del 1979 fu chiamato il giornalista Elio Corbani. Conta circa 150 iscritti ed ha avviato negli anni in Val Gandino un’importante presenza sociale. Ad iniziative come “Ragazzi allo Stadio” e all’incisione nel 1984 dell’inno “Forza Atalanta” con Marino Magrin, si aggiungono progetti di solidarietà che vanno dalla costruzione di un asilo nido a Chacuela, sulle Ande boliviane, al sostegno all’Orfanotrofio di Kankao e all’asilo Happy Island nel carcere di Zomba in Malawi, all’infermeria di Llamellin in Perù. Da ricordare anche il recupero della Croce di Corno sui monti della Val Gandino e a diversi progetti strutturali per Casa di Riposo, chiese di Santa Croce, Valpiana e San Giuseppe a Gandino. Il Club organizza a Gandino la storica “Corsa delle Uova” originalissima manifestazione che si svolge dal 1931, all’antivigilia della prima domenica di luglio (quest’anno 4 luglio 2025). Nel 1999 i festeggiamenti per il ventesimo di fondazione portarono a Gandino la Ferrari di Formula 1 e la realizzazione di uno speciale annullo delle Poste Italiane. Nel 1997 il Club Valgandino ha ricevuto il Premio Pino Pozzoni, riservato ai clubs neroazzurri più attivi.