Settimana scandita dal colpo di scena occorso nel girone D di Prima categoria, con il cambio della guardia sulla panchina del Team Or. Pumenengo. Ha fatto scalpore l’addio consumato con “Mino” Deprà, protagonista acclarato in due anni e mezzo di avventura culminata con il salto di categoria. Ma soprattutto, a tenere banco ora c’è il ritorno sulla scena di mister Emanuele Finazzi, lo “Special One” di Chiuduno, che dopo la parentesi della scorsa stagione alla Romanese riparte da un progetto, quale quello biancoverde, votato senza mezzi termini alle più alte sfere. Numerosi gli spunti di interesse insiti nell’avvicendamento, a partire dalla ricomposizione di una delle coppie d’oro del dilettantismo. A distanza di oltre dieci anni dai campionati d’Eccellenza vinti a Caravaggio e Rudiano, oltre a quello disputato con la Grumellese, mister Finazzi e Maurizio Crippa, 43 anni nel prossimo mese di aprile, uno dei totem più inossidabili dell’intero movimento, si ritrovano l’uno affianco all’altro, pronti a giocarsi il tutto per tutto, nel nome della causa biancoverde. “E non dimentico Vincent Lleshaj – aggiunge lo Special One – che non compare in organigramma, pur prestandosi da consulente esterno per la società. Parliamo di gente che mastica calcio da una vita e diventa doveroso sottolineare come Lleshaj, a 38 anni suonati, si stia giocando con il suo attuale club (l’Ospitaletto, n.d.r.) la possibilità di accedere al professionismo. Ho parlato con Vincent, ma anche con il direttore Finetti, altro profilo che conosco bene pur non avendoci mai lavorato insieme, ed è emersa chiaramente l’ambizione della società. È un ambiente tranquillo, sereno, ma che dispone di ambizioni che evidentemente sono andate a scontrarsi col cattivo andamento delle ultime settimane. A parte Crippa, che conosco da una vita, e Todeschini, con me a Romano di Lombardia, non conosco i giocatori della rosa, ma la sfida è allettante. Riparto con fiducia, senza pormi troppi perché sulla categoria. A Romano avevo compiuto la classica scelta di cuore, dato che proprio a Romano avevo iniziato ad allenare, ma di certo l’amarezza più grande è provenuta da Orzinuovi, due anni fa: tuttora non so perché sono stato allontanato. Si riparte dalla Prima e si riparte da un girone equilibratissimo. Ora in vetta c’è l’Oratorio Cologno, ma il livello è alto, anche per l’assenza dei fuoriquota, e in queste ultime dieci giornate tutto può ancora accadere”.
Nik