In una data tra l’1 ed il 15 marzo si svolgeranno le elezioni per la nomina del presidente e dei consiglieri del Comitato Regionale della Lombardia della Lega Nazionale Dilettanti. Nella squadra di Sergio Pedrazzini ecco Claudio Allievi, candidato a consigliere regionale. Allievi, ora Vice Delegato per la Lnd di Bergamo, è un signore del nostro calcio, uno di quelli che hanno portato il movimento della nostra provincia ad essere tra i top a livello nazionale. Fine esperto di calcio, imprenditore, un passato sia da mister che da dirigente, Allievi è una persona molto stimata nella Bergamasca che ama il pallone per la grande competenza, ma anche per la simpatia e la passione dimostrata in tantissimi anni di impegno sul campo. Tra i suoi grandi meriti l’aver fatto crescere a dismisura il calcio femminile, ambito chiave di cui Allievi si occupa da decenni. Dopo l’ufficialità della sua candidatura, abbiamo fatto due parole con lui, e con Gianlauro Bellani, altro assoluto protagonista del fubal orobico, storico consigliere regionale della Lnd, legato sia a Sergio Pedrazzini che a Claudio Allievi, “spinto” alla corsa elettorale proprio da Bellani.
Allievi, perché ha deciso di candidarsi al ruolo di consigliere regionale? “Mi sono candidato innanzitutto perché mi ispira grande fiducia il presidente Pedrazzini, è una persona valida con un’etica professionale importante ed è sicuramente un valore fondamentale in questo lavoro. Ci siamo incontrati alcune volte e mi ha dimostrato di crederci molto, limando alcuni dettagli possiamo creare qualcosa di rilevante. L’LND a mio parere non deve essere un’entità superiore, deve essere di servizio alle società ed aiutare tutti dal basso con una comunicazione diretta, che al giorno d’oggi è sempre più fondamentale su tutte le piattaforme”.
Di quali aggiustamenti o politiche ha bisogno il calcio bergamasco? “L’esperienza mi porta a guardare quanto fatto nell’associazione italiana allenatori tanti anni fa, sembrava impensabile renderla un’entità rilevante, ora invece è fondamentale. Quando si costruiscono delle basi solide poi il resto viene da sé, serve coinvolgere le società dalla Terza categoria fino all’Eccellenza, perché sono dell’idea che serva partire sempre dal basso andando poi a salire, mai il contrario. Proporrò le mie idee con chiarezza: bisogna marcare il territorio costantemente, mettersi sempre a disposizione del territorio e delle società, partendo da una demo iniziale e riproponendola poi anche in altri ambiti. I tempi sono cambiati e la comunicazione con loro, il coinvolgimento è fondamentale e bisogna puntare anche su persone giovani, rinnovando anche attraverso le quote rosa che ad oggi sono parziali, ma che sono assolutamente essenziali”.
Intende cercare di spingere di più anche sul calcio femminile? “Per la prima volta la selezione della provincia di Bergamo ha vinto il campionato femminile nella categoria under 15, tutto merito di un lavoro accurato portato avanti da numerosi soggetti, con il presidente Pedrazzini ci siamo incontrati in materia e mi ha fatto vedere di crederci molto. Io ed il mio gruppo abbiamo tante idee, però ovviamente serve la collaborazione di tutti per far crescere il movimento in maniera determinante. Non servono stravolgimenti o invenzioni, bisogna prendere spunti e rendere il calcio femminile la benzina per tutti nel futuro. Le donne sono il futuro, hanno una marcia in più”.
Daniele Alborghetti
L’approfondimento sulle imminenti elezioni al CRL sul Bergamo & Sport in edicola lunedì