La più recente è stata, di corto muso, a Cagliari, il 14 dicembre, Nicolò Zaniolo al 66′. Ma soprattutto arbitrò il primo di due tre a zero consecutivi al “Maradona” contro il Napoli l’anno scorso, Luca Pairetto. Allora, digiuno di Atalanta da mezza rivoluzione terrestre dopo una pausa di due e mezzo; ora, designato per la trasferta di Como sabato pomeriggio alle 15. Miranchuk-Scamacca-Koopmeiners, 24′-45′-88′: era il 30 marzo 2024, il 3 novembre lo score si sarebbe ripetuto (doppietta di Lookman e Retegui) ma col romano Daniele Doveri a fischiare.
Per l’imprenditore di Nichelino (Torino) prossimo (14 aprile) alle 41 primavere quella fu la tredicesima partita dei nerazzurri diretta nonché la settima vittoria a fronte di due pari e altrettante sconfitte (QUI lo specchietto riassuntivo da Transfermarkt). Gli assistenti del prefestivo sono Christian Rossi di La Spezia e Alessandro Cipressa di Lecce; quarto ufficiale Giovanni Ayroldi di Molfetta, V.A.R. Francesco Meraviglia di Pistoia e A.V.A.R. Fabio Maresca di Napoli. Gli sfidanti lariani, vittoriosi 3-2 all’andata al Gewiss Stadium il 25 settembre scorso nel match rinviato di un giorno per una mezza alluvione seguita a quella del 9, ultimamente ci hanno perso in casa 5-1 con la Lazio il 31 ottobre 2024, ultima di tre battute d’arresto con altrettanti pari e due vittorie risalenti però agli anni dieci in serie C (QUI).
La scorsa stagione, il prescelto per la ventiduesima giornata dei bergamaschi al “Sinigaglia” fece precedentemente da giudice terzo nel ko per 3-2 a rincorsa dalla Fiorentina al “Franchi” il 17 settembre 2023: avanti con Koopmeiners (20′), rimonta di Bonaventura (35′) e Martinez Quarta (45′), riacciuffo di Lookman all’8′ della ripresa e beffa firmata Kouamé al 31′ su retropassaggio di Adopo nella linea di passaggio di Brekalo.
L’altro precedente coi toscani risale invece al 14 settembre 2017: Chiesa al 12′, Freuler allo scadere, il rigore sbagliato dal Papu dopo l’ora di gioco a metà del guado. Scorrendo i risultati a ritroso, prima della seconda e ultima volta a Firenze, l’1-1 del 2 maggio 2021 in casa del Sassuolo, botta e risposta tra Gosens e su rigore Berardi per poi assistere all’errore dal dischetto di Luis Muriel. Il percorso del fischietto di turno con la Dea è comunque accidentato. Prima di vincere in trasferta col Verona il 21 marzo 2021 (Malinovskyi e Zapata), il 27 gennaio 2021 il rosso diretto a José Palomino per la trattenuta a Lazzari al 9′ della ripresa in Coppa Italia contro la Lazio. Fu comunque un roboante e spettacolare 3-2 a Bergamo (Djimsiti, Muriqi, Acerbi, Malinosvskyi e Miranchuk), seppur in inferiorità numerica, segnando il punto decisivo grazie al russo in capo a un tris cronometrico (54′ il rosso, 57′ il matchball). Nel 2017, nel nido dell’Aquila, invece, ko per 2-1 ed espulsione anche per il collega Simone Inzaghi.
Più che la squadra, è l’allenatore nerazzurro Gian Piero Gasperini, da Grugliasco, certo non il mondo opposto di Nichelino, entrambi centri della cintura torinese, ad avere un conto aperto con Pairetto. Nell’unica altra sfida da lui arbitrata con l’Aquila capitolina, il 15 gennaio 2017 all’Olimpico, finì 2-1 per i biancocelesti (Petagna, Immobile e dal dischetto Milinkovic-Savic) con espulsione proprio del Gasp e del dirimpettaio Simone Inzaghi. Alla vigilia dell’impegno casalingo col Milan, il 12 maggio 2018, squalificato per aver protestato contro il Var – cioè Pairetto stesso – sempre contro la Lazio, la rivelazione del retroscena: “Pairetto da quarto uomo durante la partita col Genoa mi ha minacciato. È venuto da me e mi ha intimidito dicendomi che ci saremmo rivisti a Roma e che non mi avrebbe permesso certi comportamenti. Era il quarto uomo all’Epifania in casa della Roma quando fui espulso nell’intervallo: lì però avevo ecceduto per il secondo giallo a De Roon. Personalmente per me è una macchia indelebile, che mi umilia. Sono un po’ schifato”.
Il 29 aprile, nel 3-1 al Grifone, l’arbitro era Alan Fabbri di Ravenna; all’Olimpico, Luca Banti di Livorno che avrebbe presieduto la finalissima di Coppa Italia coi biancocelesti l’anno seguente col teramano Giampaolo Calvarese a capo della tecnologia a bordocampo, leggi occhi chiusi e blackout sul mani di Bastos.