14a serie A – Roma, stadio Olimpico, lunedì 2 dicembre (ore 20.45)
Roma – Atalanta 0-2 (0-0)
ROMA (3-5-2): Svilar 6; Mancini 6, Hummels 7,5 (29′ st El Shaarawy 5,5), Ndicka 6; Celik 5,5 (27′ st Saelemaekers 6,5), Cristante 5,5 (37′ st Zalewski sv), Paredes 6, Koné 6, Angelino 6,5; Dybala 5,5 (37′ st Soulé sv), Dovbyk 5,5 (17′ st Shomurodov 5,5). A disp.: 89 Marin, 98 Ryan; 12 Abdulhamid, 66 Sangaré, 26 Dahl, 28 Le Fée, 7 Pellegrini, 35 Baldanzi. All.: Claudio Ranieri 6.
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi 6,5; Kossounou 8 (38′ st Djimsiti 6,5), Hien 7, Kolasinac 7; Bellanova 7,5, Ederson 7, De Roon 7,5, Ruggeri 6,5 (9′ st Cuadrado 7); De Ketelaere 6 (18′ st Brescianini 7), Lookman 6 (19′ st Zaniolo 7); Retegui 6 (9′ st Samardzic 7). A disp.: 28 Rui Patricio, 31 Rossi, 2 Toloi, 5 Godfrey, 42 Scalvini, 27 Palestra, 6 Sulemana, 8 Pasalic. All.: Tullio Gritti 8 (Gian Piero Gasperini squalificato).
Arbitro: Guida di Torre Annunziata 7 (Di Iorio del Verbano-Cusio-Ossola, Capaldo di Napoli; IV Marchetti di Ostia Lido. V.A.R. Abisso di Palermo, A.V.A.R. Meraviglia di Pistoia).
RETI: 24′ st De Roon (A), 44′ st Zaniolo (A).
Note: serata tiepida, spettatori 55.772. Ammoniti Dybala per proteste, Hien, Kolasinac ed El Shaarawy per gioco scorretto, Zaniolo per esultanza scomposta fuori campo togliendosi la maglia. Tiri totali 4-18, nello specchio 1-7, parati 1-5, respinti/deviati 0-2. Corner 2-4, recupero 0′ e 5′.

Roma – Minuto 69: Hummels cuce l’ennesima pezza sull’inserimento di Kossounou chiamato da Ederson, Bellanova controcrossa per Brescianini che non la controlla, palla fuori per De Roon che poco al di qua del limite trova il fianco spiazzante di Celik per la fuga verso il secondo palo. Minuto 89: primo gol atalantino in campionato di Zaniolo dopo quello a Stoccarda, di testa e in torsione, su angolo da sinistra di Cuadrado, anche se c’è la deviazione pure stavolta, di Mancini. Breve storia del trionfale successo all’inglese dell’Atalanta nel Monday Night nella tana della Roma valso il secondo posto solitario (il Napoli 1 punto più su, 32; c’è Fiorentina-Inter da recuperare per il malore di Bove) sulle ali dell’ottavo di fila sul fronte interno. Manita di bottini esterni: nessuno in serie A ha fatto di meglio. E i cambi sono stati decisivi.

Già al 4′ il botta e risposta tra Retegui, svettata centrale da schema d’angolo di Lookman crossato da Ruggeri, e Paredes che scende in navata saggiando davanti alla lunetta i riflessi di Carnesecchi. Koné spezza la fase di stanca provandoci da fuori senza mira e senza azzeccare il 13, ma i nerazzurri in compenso sono poco precisi e continui, dovendo guardarsi le spalle dalle palle di Angelino e dai tuffi di Dovbyk come al 17′ sul contrasto Hien-Kolasinac. Sei minuti al gol annullato al nigeriano, davanti a tutti sulla palla sporca di ritorno di Bellanova dopo il cross dello zognese sul primo scarico. Da due minuti prima della mezz’ora, due invenzioni di Ederson per Kolasinac e De Ketelaere finite rispettivamente in angolo e tra le braccia di Svilar per la debolezza della spiazzata del fiammingo. Poco più tardi l’ucraino di casa scivola compromettendo un contropiede e il destro di Parabiago nel gioco tra quinti non inquadra lo specchio in gioco aereo, mentre a una cinquina dalla pausa sull’asse con CDK è Kossounou a scaricare per il Chapita cui Hummels leva letteralmente dai piedi la palla del vantaggio prima che questa gli arrivi sulla testa in modo innocuo dal laterale sinistro.

Inizia la ripresa e Dybala trova in linea il compagno di reparto che scatta sul filo dell’offside ma non supera il portiere dei bergamaschi, coraggioso nell’uscita a braccia aperte offrendo la fronte al calcetto involontario dell’avanti avversario. Ruggeri lo tiene in gioco e il Gasp ordina di sostituirlo con Cuadrado. Contestualmente subentra anche Samardzic all’oriundo. Il gol è nell’aria e arriva a ruota della seconda slot di cambi ospiti. Un anticipo di più sulla new entry Brescianini, che insieme a Zaniolo (ex come Mancini e Cristante) completa la rivoluzione dell’attacco, e Hummels deve cedere il posto a El Shaarawy dopo la zuccata a lato di Shomurodov su cross del nuovo ingresso a destra.

Se alla mezzora è Mancini in doppia sforbiciata frontale a vanificare alle stelle il sinistro a rientrare di Saelemaekers, Samardzic ce l’ha sul mancino (31′) andando a fil di primo palo. Il brasiliano apre troppo il piattone sul la da sinistra del franciacortino (37′). Proprio Brescianini spara in curva nel duetto col serbo, poi Zaniolo s’eleva a campanile per arrampicarsi sul crossetto bellanoviano (40′) senza che Svilar debba preoccuparsi in eccesso. Djimsiti, sostituto dell’acciacciato ivoriano (ottimo), ci arriva con la fronte ma non sufficientemente con impeto sullo schema da fermo di Samardzic. Zolla conquistata dal fischiatissimo volto noto dal 10 sulle spalle, trattenuto da Ndicka, che poi si sfoga levandosi la maglietta davanti ai bergamaschi nel settore ospiti.