Carnesecchi sv:
rinvii rivedibili al netto dell’ultimo, buono per l’innesco De Roon-Zaniolo da 2-0. Per il resto la vive da disoccupato: i tedeschi la porta non la vedono granché, figuriamoci mirarla.
Djimsiti 7: lascia la zolla per abbassare la sbarra da casellante addosso all’ex Touré, magari tenendo il freno a mano tirato per difendere il minimo vantaggio.
Hien 7: uscite imperiose palla al piede fino alla trequarti d’attacco. L’UEFA lo elegge a hombre del partido.
Kolasinac sv: oltre la trentina i flessori per un difensore dell’Atalanta sono sempre una dannazione (13′ pt Kossounou 7,5: l’azione del vantaggio parte dal suo anticipo o recupero, chiamatelo come volete ma un braccetto che si spinge lassù sullo zero a zero è un grandissimo).
Bellanova 7: dalla quasi bocciatura col Celtic a una prestazione sempre sul pezzo alla MHP Arena. Se non alza la palla dall’erba, le indovina quasi tutte. Un rimor (40′ st Ruggeri sv).
De Roon 8: anticipa, recupera, ruba, riaggredisce, risolve i capannelli di piede e di testa, come l’ultimo, quello del raddoppio. Un leader giunto al top della carriera nell’età del Signore.
Ederson 7: male per l’ammonizione che gli costa la gita a Berna, bene per quasi tutto il resto. Due fasi ottime, forse anzi gli manca più decisione nei ribaltamenti, dove una volta per tempo la scaglia frettolosamente addosso all’avversario più vicino.
Zappacosta 7: sforna palloni millimetrici spendendosi nelle due fasi con l’energia di un ragazzino.
Pasalic 6,5: fa il suo e anche di più, facendo impazzire la difesa di casa col suo movimentismo pestifero. Non è che però marchi benissimo e con costanza il portatore o i portatori di palla, che sono appunto un paio, uno di troppo per una mezzala a metà cogli impieghi da mediano e trasformato in punta aggiunta (1′ st De Ketelaere 7,5: per scardinare la compattezza sveva serviva la sua lettura illuminata e superiore del gioco. Captato l’anello debole, ecco il radar per il migliore atalantino degli ultimi due anni).
Retegui 6,5: abnegazione e sportellate a go-go, senza poter di fatto concludere di suo. Ma è prezioso anche quando non segna: forse il più bravo ed efficace centrattacco della storia nerazzurra (24′ st Zaniolo 6,5: veni, vidi, vici. Il de bello gallico in salsa crucca, per il tosco-ligure di classe che di una scossa aveva proprio bisogno).
Lookman 7,5: non sempre attacca con continuità e gli spazi, perché nell’attacco a due tocca a lui aprirli agli altri. Una volta sgravato dell’incombenza, prende la via di fuga e buonanotte allo Stoccarda (40′ st Brescianini sv).
All. Gasperini 7,5: capisce quasi subito che per aprirla serve l’ampiezza garantita dal tridente e la fantasia di De Ketelaere. Comprende anche quando è il momento di tirare i remi in barca e, infine, intuisce il timing giusto per il primo acuto di Zaniolo.