Tra le granite e gli ex granata. Eh sì, perché, qualora abbiate una buona memoria, entrambi se la vedevano non lontano da qui. Esatto, avete indovinato, proprio lì: ma, come si dice, passato il giorno il santo, tanto per rimanere in tema di questo inizio novembre. Parola al presente, e che cosa dice. Dice di una formazione che rimonta, forse non emoziona ed è ancora un cantiere aperto, ma che, in fondo, alla distanza, convince. Il “Teo”, con il volto pulito e poca ricorrenza al ruvido, chiude il portone; il “Nasa”, in un insolita attitudine offensiva, segna la riscossa: due motivi e altrettanti dunque, come gettare nel dimenticatoio il formato-trasferta della Forza e Costanza, oppure, il più ovvio, incamerare tre punti che hanno un solo equivalente. Incamerare un gran fieno in cascina. L’Almè, morale della favola, allo stato attuale, si allontana dal pantano, ma mai abbassare la guardia, un po’ quello che combina la Forza all’“Antonio Ghisalberti”. Grande approccio, un primo quarto di gara dal fare distinto e stop: il tutto evapora. 3-1 Almé, questo il tabellino dei marcatori: 6’ pt Scardino (FC), 35’ pt Nasatti (A), 23’ st Osaghae (A), 45’ st Tironi (A).

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