Tre su tre. L’Atalanta dopo Venezia e Verona supera anche il Monza, si porta, per ora, al terzo posta a quota 19. Una vittoria sofferta ma voluta a tutti costi superando le difficoltà e anche le trappole che Nesta aveva seminato sul terreno di gioco. Il 2-0 finale certifica la differenza dei valori in campo e dello stato delle cose in panchina. Gasperini ha messo in campo prima Samardzic e poi Zappacosta e quindi Zaniolo che si sono rivelati i match winner della serata. Non è stata un’esibizione scintillante quella dei nerazzurri. Rispetto alla goleada col Verona meno brillanti ed efficaci dalla metà campo in su mentre non ha avuto problemi la difesa anche perché il Monza ha scelto solo di difendersi, almeno per lunghi tratti del primo tempo. Ma si è visto da subito che i brianzoli hanno messo subito uno spirito di battaglia cercando di bloccare le sparute iniziative dell’Atalanta. Nerazzurri tanto palleggio, qualche fraseggio di troppo e triangolazioni laterali sempre sporcate che non permettevano di liberare un giocatore davanti a Turati. Del resto, nel primo tempo l’unica parata seria è toccata a Carnesecchi su tiro di Bianco da fuori aerea. Questo per dire come l’Atalanta non abbia mai impensierito Turati. Ecco, una manovra macchinosa, a tratti lenta, è stata una manna dal cielo per la squadra di Nesta, arrivata a Bergamo con la chiara intenzione, seppur legittima, di difendersi e magari cercare qualche contropiede con Vignato e Mota Carvalho. Insomma per tutto il primo tempo una partita monocorde senza ritmo e spunti da gol: Lookman a sinistra sempre imbrigliato da D’Ambrosio, aiutato da Pedro Pereira e anche da Pessina, Retegui braccato da Pablo Marin con mezzi leciti e illeciti e De Ketelaere poco brillante. Con queste premesse c’era poco da stare allegri e anche nel secondo tempo l’andamento lento dei nerazzurro era, purtroppo, prevalente anche se Gasperini ha subito inserito Samardzic al posto di un Lookman decisamente stanco. Eppure era ancora il Monza a rendersi pericoloso ed a sfiorare il gol: gran botta di Pedro Pereira, da destra, e altrettanto gran parata di Carnsecchi. Il Monza ci ha preso gusto e va in gol con un tiro a giro di Vignato, sfiorato di testa da Djuric, entrato in campo al posto di Maric, ma viene annullato dal mediocre Piccinini, tra le proteste dei brianzoli, per una spinta dello stesso Djuric su Ederson. Scampato pericolo e allora Gasp, che aveva appena mandato in campo Zappacosta e Cuadrado al posto degli altri esterni Ruggeri e Bellanova, prova incolore per entrambi, prova con Zaniolo. Ed è proprio l’ex romanista a dare il via all’azione del gol con l’assist a Retegui che, a sua volta, apre per Samardzic. In mezzo all’area il tedesco di origine serba danza tra due avversari ed infila Turati. Finalmente. Scacciato l’incubo del pari, l’Atalanta gioca con leggerezza anche se Nesta ha rinforzato la fase offensiva con Maldini, Caprari e il bergamasco Valoti. I brianzoli si buttano in vanti ma si scoprono: Kolasinac prima e Cuadrado dopo falliscono due occasioni da rete a dir poco clamorose. Ci pensa, invece, Zappacosta con un gran sinistro al limite, assist di Samardzic. Ormai arriva la terza vittoria consecutiva, nove punti e il terzo posto in classifica. E domenica c’è il Napoli

Giacomo Mayer