10a giornata serie A – Bergamo, Gewiss Stadium, mercoledì 30 ottobre (20.45)
Atalanta – Monza 2-0 (0-0)
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi 7,5; Djimsiti 6, Hien 6,5, Kolasinac 7; Bellanova 5,5 (12′ st Cuadrado 6), De Roon (cap.) 6,5, Ederson 6, Ruggeri 5,5 (12′ st Zappacosta 7); De Ketelaere 6 (20′ st Zaniolo 7), Lookman 6 (1′ st Samardzic 8); Retegui 6,5 (45′ st Kossounou 6). A disp.: 28 Rui Patricio, 31 Rossi; 2 Toloi, 5 Godfrey, 27 Palestra, 6 Sulemana, 8 Pasalic. All.: Gian Piero Gasperini 7.
MONZA (3-4-2-1): Turati 6; D’Ambrosio 6 (40′ st Forson sv), Pablo Marí 6, Caldirola 6; Pedro Pereira 6,5, Pessina (cap.) 6 (28′ st Valoti 5,5), Bianco 6,5, Kyriakopoulos 6; Mota 5,5 (28′ st Maldini 5), S. Vignato 7 (28′ st Caprari 6); Maric 5 (1′ st Djuric 6). A disp.: 21 Pizzignacco, 69 Mazza; 4 Izzo, 44 Carboni, 52 Postiglione, 84 Ciurria. All.: Alessandro Nesta 6,5.
Arbitro: Piccinini di Forlì 6 (Capaldo di Napoli, D’Ascanio di Ancona; IV Giua di Olbia. V.A.R. Paterna di Teramo, A.V.A.R. Camplone di Pescara).
RETI: 25′ st Samardzic (A), 43′ st Zappacosta (A).
Note: serata autunnale, spettatori 22.142 per un incasso di 494.552,05 euro. Ammoniti Djimsiti, Kolasinac, Maldini, Caldirola e Valoti per gioco scorretto. Tiri totali 16-4, nello specchio 6-4, parati 3-4, respinti/deviati 7-0. Corner 5-1, recupero 2′ e 4′.
Bergamo – 1 punto a Bologna sul finire di settembre quando la quaglia pareva volata via, 3 stasera nell’infrasettimanale per infilare il poker di vittorie consecutive in campionato. L’Atalanta col Monza ce ne mette per raddrizzare la mira e alla fine ringrazia la qualità unita alla freddezza di Lazar Samardzic, che sblocca uno score bloccatissimo anzi tendente Monza almeno in avvio di secondo tempo per poi porgere a Zappacosta il destro nell’angolo lontano (baciato dalla base del palo) rientrando dal vertice sinistro. Molto, ma molto più difficile del previsto, anche per il giallo da moviola irrisolto del gol di Vignato all’ora di gioco non ritenuto valido per il classico fallo di confusione in mischia.
Al quinto Retegui mastica da fuori, tre lancette prima di farsi bagnare il naso da D’Ambrosio in gioco aereo. A servirlo le due corsie alte, of course, che appena dopo il quarto d’ora combinano per la palla dentro di De Ketelaere a metà fra l’assist per il taglio improbabile dell’oriundo e la conclusione personale, ed è ancora il braccetto destro ospite a sbrogliarla. A tiro del ventesimo De Roon deve farsi medicare a bordocampo dopo una gomitata in bocca di Maric, poco più tardi la scivolata di Kolasinac in perfetto stile per toglierla a Vignato sul rilancio del grande ex Pessina. In coda al secondo angolo di casa è De Roon ad allargare la traiettoria di seconda (22′). I brianzoli vanno di respinte e stop, vedi al 28′, Pablo Marì in uscita per dire no a Bellanova, lanciato nello spazio sul sinistro dall’esterno in filtrante del fiammingo. La noia regna sovrana e viene spazzata dall’asse Djimsiti-Retegui-Lookman per la sparacchiata in lunetta a più di una decina di giri d’orologio dalla pausa di riflessione; le due ali si cercano al 41′ ma la centrata del mancino col piede preferito è lunghetta. Il primo tiro in porta monzese è ua seccata di Bianco dalla lunga subito dopo, tanto da richiedere una curiosa respinta stile bagher di Carnesecchi a mani proteste in avanti.
Inizia la ripresa e il ragazzo del 2000 tra i pali deve togliere dall’angolino prima alla sua destra e quindi dal mezzo angolo alla sua sinistra i traccianti velenosi di Pedro Pereira, raggiunto da Vignato, e nuovamente Bianco. Merito della presenza dello spondista L’oriundo là davanti, con Samardzic in campo al posto di Lookman e CDK spostato a sinistra, non ne prende più mezza. Brivido al 14′, quando Vignato la piazza a giro aiutandosi col secondo palo e l’arbitro annulla per una presunta spinta di D’Ambrosio ai danni di Ederson. All’autore del vantaggio sfumato, però, pare che Piccinini abbia detto che la scorrettezza sia stata di Djuric. La mano allungata in effetti sembra proprio esserci ai danni del brasiliano girato di schiena che perde l’equilibrio. De Ketelaere al ventesimo si vede respingere da Tutati una palla dal fondo prima di essere rimpiazzato da Zaniolo. L’ex romanista in prestito dal Galatasaray riceve da Zappacosta per lo scarico di Retegui a favore di controllo e sinistro implacabile davanti al dischetto del serbo. Superata la mezzora, ecco il salvataggio di Kyriakopulos su Cuadrado e il borseggio di Kolasinac alla new entry Maldini con parata miracolosa di Turati in controtempo. Un grazie grande come una casa, di qua, al portiere riminese che intercetta la punizione a rientrare dal vertice destro di Kyriakopoulos a sei dal novantesimo. A un paio, stacco fuori misura di Retegui sul quarto tiro dalla bandierina, battuto dalla sinistra dall’apripista che nel tabellino si fa seguire dal sorano con una botta bassa dal vertice mancino su invito proprio del precedente.