9a giornata Primavera 1 – Verona, Stadio “Aldo Olivieri” (ore 15)
Hellas Verona – Atalanta (2-2)
VERONA (3-5-2): Zouaghi 7; Nwanege 6, Popovic 6 (19′ st Fagoni 6), Barry 6; Agbonifo 7,5 (47′ st Devoti sv), Scharner 6,5, Dalla Riva 6, Pavanati 7 (19′ st Philippe 6), De Battisti 6,5 (43′ st Szimonias sv); Monticelli 6, Vermesan 7. A disp.: Ravasio, Bancila, Casagrande, Vapore, Jablonski, Albertini, Peci. All.: Alessandro Montorio 7.
ATALANTA (3-5-2): Pardel 6; Tavanti 7, Comi 5,5 (23′ st Ghezzi 6), Armstrong 6; Bonsignori Goggi 6,5, Mencaraglia 6,5 (41′ st Mensah sv), Bonanomi 7, Steffanoni 7 (27′ st Artesani 6), Simonetto 6 (27′ st Asiatico 6); Camara 6, Baldo 6,5 (41′ st Bono sv). A disp.: Zanchi, Isoa, Bilac, Arrigoni, Michieletto, Finazzi. All.: Giovanni Bosi.
Arbitro: Dorillo di Torino (Romaniello di Napoli, Ferraro di Frattamaggiore).
RETI: 1′ pt Steffanoni (A), 7′ pt Pavanati (V), 38′ pt Agbonifo (V), 42′ pt Tavanti (A).
Note: ammoniti Simonetto, Steffanoni e Popovic per gioco scorretto. Tiri totali 5-12, nello specchio 4-5, parati 2-3, respinti/deviati 0-1, legni 0-2. Corner -2, recupero 0′ e 6′.

Verona – La notizia buona è che ne sale uno dall’Under 18, Davide Bono, all’esordio in Under 20. Quella cattiva è che a fronte di una Youth League trionfale la Primavera dell’Atalanta in campionato ha fretta di vincere e finisce sempre per rischiare lo scivolone. Nella gara a rincorsa nella tana dell’Hellas Verona c’è un Baldo che prende due legni e dunque è anche rogna, ma non è sempre colpa del destino se non si vince dal poker sporco a Lignano con l’Udinese il 23 settembre scorso. Steffanoni piazza la zampata dopo 27 secondi, la squadra di Bosi si fa raggiungere quasi subito e tra una distrazione e l’altra è già bello averla raddrizzata con Tavanti. I prossimi 2 e 5 novembre, rispettivamente alle ore 15 e alle 11, fattore campo ad Alzano Lombardo con Genoa e Roma. 10 punti in 9 giornate non dicono benissimo.

La primissima azione di rimessa spinge Camara ad appoggiare l’estirada di Baldo respinta a mano aperta da Zouaghi, che però non può nulla sul secondo tap-in della mezzala bergamasca a ruota di quello mancino di Bonsignori Goggi respinto dai due terzi di destra della retroguardia di casa. Alla prima vera puntata di Agbonifo, però, Tavanti e Pardel rimangono disorientati dal velo di Vermesan per la scivolata del pari da 0 metri di Pavanati. La rituale discontinuità della rotazione di Bosi a volte impone soluzioni estemporanee come la seccata da fuori di Bonanomi alle soglie del quarto d’ora. Meglio l’azione manovrata che porta il braccetto destro ospite ad accarezzare la frustata in elevazione di Baldo, non potentissima ma sufficiente a costringere il guardino gialloblù alla sbracciata sopra la traversa. Che verso la mezzors viene colta in pieno, a fotocopia del suo stesso guizzo oltre il decimo, dall’ascensore chiamato proprio a Tavanti da Mencaraglia alla bandierina destra, mentre di qua Pardel ha avuto il suo daffare su Scharner al ventesimo e la punizione di dell’assistman del pari sull’1 sei lancette dopo. Il numero 7 si rifà comunque grazie alla spizzata di Vermesan e Tavanti riacciuffa lo score correggendo da torre lo schema dello specialista delle alle inattive. A dispetto delle premesse, non succede proprio granché almeno fino al 38′ della ripresa, quando a Baldo resta in canna la palla d’artiglieria accesagli da Bonanomi. La fiammata a due tra quest’ultimo e Artesani è sventata dal baluardo locale: sei minuti di recupero non bastano.