“Dovevamo vincerla, era da vincere”

. Apre la fiera del dopogara, a Bologna, un Marten de Roon deluso dal risultato: “Abbiamo dominato una grande partita, forse sbagliando troppi passaggi, però il gioco c’era. Dovevamo fare almeno due gol – gli appunti del capitano dell’Atalanta -.  Dobbiamo trovare i gol, ne facciamo troppo pochi, specie nelle ultime gare. Dobbiamo cercare di fare un po’ di più nei movimenti, attaccare con più uomini, ma ho rivisto una squadra che può competere con tutti”.

Al coro si unisce Matteo Ruggeri: “Le aspettative nei nostri riguardi restano alte, ma non dobbiamo cadere nel tranello dei confronti con l’anno scorso – afferma l’esterno di Zogno -. Abbiamo molte partite in pochi giorni e in campionato poi s’inciampa su squadre come il Como che sanno metterti in difficoltà. L’unione tra i reparti è sempre stata la nostra forza, s’è vista con l’Arsenal: in dieci il Bologna s’è difeso anche meglio”.

“Devo forse arrabbiarmi? Dei ragazzi io non sono deluso, non lo sono mai, nemmeno contro il Como dove il rammarico per averla buttata via in nove minuti dopo essere andati in vantaggio era ovvio – il parere dell’allenatore Gian Piero Gasperini -. Abbiamo fatto una buona gara anche nel primo tempo con quell’occasione importante con Lookman. In undici contro dieci avevamo tanti attaccanti in campo, ma siamo stati poco lucidi anche se l’iniziativa era saldamente in mano nostra”.

Il tecnico nerazzurro ha messo tutte le punte e gli esterni in campo tranne Zappacosta, ma Cuadrado era il più offensivo del lotto: “Eppure quando mi sono segnato gli appunti sul taccuino, dopo essere rimasto in 11 contro 10, con l’idea di mettere cinquanta attaccanti. Juan ha giocato in difesa con De Roon – sorride il Gasp -. Zaniolo deve trovare la continuità anche attraverso più spezzoni, l’importante è che stia bene fisicamente e atleticamente, è stato spesso fermo negli ultimi mesi. Se cresce può dare il contributo di cui è capace. Samardzic, invece, ci auguriamo abbia il carisma per ereditare il ruolo in cui gioca. E’ un ragazzo positivo con voglia di fare: ha grande personalità e sicurezza tecnica, deve migliorare anche dal punto di vista fisico, non è maturo come Gomez e Koopmeiners, è un ragazzo di soli ventidue anni. Stasera è stato determinante e certamente può ricoprire quella posizione con qualità”.

“E’ chiaro che dopo il Como eravamo delusi, eravamo reduci da due belle vittorie a mercato chiuso con la Fiorentina e l’Arsenal. Nonostante un nucleo consolidato, c’è un po’ tutto da rifondare – la chiosa gasperiniana -. Ma all’andata ci sono molti giocatori ancora da conoscere: stasera ce n’erano sei o sette nuovi. Si sappia, però, che dei ragazzi non sarò mai deluso: mi aspetto una partita calda e una fredda per almeno metà stagione”.

Il finale è d’obbligo per Lazar Samardzic, l’eroe dell’1-1 che poi ci ha riprovato: “Abbiamo dato tutto, ma meritavamo di più. C’è mancata la precisione nell’ultimo passaggio e ed è un pareggio che lascia un po’ di amarezza, perché sentivamo di poter ribaltare il risultato. La squadra ha dato tutto, siamo più fiduciosi. Abbiamo mantenuto il gioco e la convinzione, ed è per questo che siamo riusciti a restare in partita fino alla fine”.