Meda, stadio “Mino Favini – Città di Meda”, sabato 28 settembre – 7a giornata girone A di serie C – ore 20.45
Renate – AlbinoLeffe 0-2 (0-1)
RENATE (4-3-1-2): Nobile 6; Eleuteri 5,5 (16′ st Ghezzi 6,5), Spedalieri 5,5, Auriletto 6, Riviera 6; Delcarro 6 (24′ st Anghileri 6), Bonetti 5,5 (1′ st Vassallo 6), Mazzaroppi 6; Di Nolfo 6,5; Bocalon 5 (1′ st De Leo 6), Plescia 5,5 (28′ st Egharevba 5,5). A disp.: 1 Ombra, 22 Bartoccini; 3 Gardoni, 50 Pellizzari, 72 Ciarmoli. All.: Luciano Foschi 5,5.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Marietta sv; Boloca 7, Potop 7, Baroni 7; Borghini (cap.) 9, Astrologo 6 (42′ st Agostinelli sv), Fossati 7,5 (31′ st Munari 6), Parlati 7, Gusu 6,5; Mustacchio 7 (24′ st Longo 6), Zoma 7 (42′ st Angeloni). A disp.: 1 Facchetti, 52 De Gennaro; 3 Giannini, 5 Zambelli, 11 Capelli, 21 Ricordi, 24 Evangelisti, 28 Vinzioli, 77 Freri. All.: Giovanni Lopez 7,5.
Arbitro: Gangi di Enna 6,5 (Pizzoni di Frattamaggiore, Cufari di Torino; IV Colaninno di Nola).
RETI: 4′ pt e 18′ st Borghini (A).
Note: serata tiepida. Ammoniti Bonetti, Baroni, Astrologo, Zoma e Auriletto per gioco scorretto. Tiri totali 5-9, nello specchio 0-3, parati 1-1, respinti/deviati 2-1, legni 0-2. Corner 8-5, recupero 1′ e 5′.
Meda (Monza e della Brianza) – Terza vittoria in campionato e 12 punti sempre più in odore di playoff per l’AlbinoLeffe ai danni della seconda in classifica del girone A alla vigilia, il Renate. A Meda Diego Borghini – terzo successo personale stagionale, foto di copertina Tommaso Berardi U.C. AlbinoLeffe – ci mette il tap-in sul primo dei due legni del primo tempo dalle tante occasioni e l’incornata sulla punizione a due con Parlati lanciata da Fossati per sublimare una prestazione individualmente superba e collettivamente molto positiva. Lunedì 7 in prima serata (20.30) si va a Salò, forti di due bottini pieni su tre (a Gorgonzola il primo) lontano dallo Stadium di Zanica dov’è finora caduta vittima solo la Pergolettese.
A spaccare la traversa, favorendo lo stacco del vantaggio del capitano che in mischia rischia pure la faccia, inizialmente è Parlati a rimorchio lungo di Mustacchio, lo stesso che da terra colpendo non si sa come devierà sul montante il tracciante proprio dell’apripista in attesa di sbagliare il terzo tempo indisturbato al 29′ sullo schema di Parlati controcrossato di seconda da Astrologo. Il romano, virato a mezzala perché la regia è ormai del solido ed esperto Fossati, leggi recupero al ventesimo per l’apertura della mezzala salentina per il tiro alto dell’altra, provoca l’unico possibile patatrac col retropassaggio incauto al 13′, quando Potop è costretto alla spazzata in angolo per evitare guai da Bocalon. Clamoroso l’errore di equilibrio del tagliante Gusu, che al 27′ impatta pessimamente con la sfera all’altezza del dischetto sullo scarico da destra dello scatenato contropiedista Zoma, un tris dopo l’anticipo aereo di Riviera ai danni di Borghini, servito dallo stesso Burkinabé stavolta da sinistra.
Nel finale di tempo, altre chances di bissarla come di riaprirla per i padroni di casa, perché se il seriano con l’insegna del comando sbatte contro il muro sul corner del suo play basso sul prosieguo Baroni (4′ prima giallo a rischio su Plescia lanciato verso l’area) aggancia di destro l’ennesima palla del giocatore più forte della rosa obbligando Nobile alla respinta di piede in controtempo. Per le Pantere, invece, Plescia scarica alle stelle il sinistro in scia al gioco dei compagni dalla trequarti in su e di Nolfo a 2′ dall’intervallo sgancia un mancinone dal vertice contestuale, di seconda, come conseguenza del settimo tiro dalla bandierina locale di Mazzaroppi: palla alta di non molto.
Nella ripresa succede gran poco prima del contropiede di Zoma sullo schema da fermo di Mazzaroppi stoppato da Borghini: sul passaggio di ritorno del compagno di reparto il numero 10 non arresta la corsa travolgendo il portiere locale in uscita. Manca poco, però, al bis del livornese, immarcabile e instoppabile a quelle altitudini davanti al primo palo. Al 22′ Di Nolfo crossa per il gioco delle torri fra De Leo e Boloca con Marietta impegnato a negare l’ottavo corner della serie. Una decina precisa e lo stesso centrattacco non fa valere i 201 centimetri, perché la sua svettata molliccia accompagnata da Ghezzi dopo uno spintone evidente ad Astrologo viene fermata da Borghini prima di poter creare danni. Il terminale brianzolo stacca altissimo sul cross di Riviera (39′)