Storia, mito, leggenda ed emozioni. Questo in sintesi il Giro di Lombardia che è stato è stato presentato ieri mattina a Como, presso la ”Società Canottieri Lario G. Senigallia”. Sarà l’edizione numero 118 del Giro di Lombardia, ultima Classica Monumento della stagione e nota come la “classica delle foglie morte”. La gara si svolgerà il 12 ottobre con partenza da Bergamo ed arrivo sul lungolago di Como. Al via 25 squadre di cui 18 UCI World Team, 3 professional e 4 wild card i cui corridori si confronteranno lungo i 252 km con circa 4900 metri di dislivello. Dopo la partenza da Piazza Matteotti la corsa risale la Val Cavallina prima di affrontare una serie di salite lungo le Prealpi bergamasche. Dopo aver scalato la valle Rossa, Il colle di Ganda, il Berbenno e la Valpiana i corridori avranno a disposizione una parte pianeggiante, risalendo il lago di Como, prima di affrontare la salita del Ghisallo, e la difficile Colma di Sormano. Poi la lunga discesa verso Maglio prima di affrontare lo strappo di San Fermo della Battaglia che potrebbe essere il trampolino di lancio per chi vorrà arrivare per primo sul traguardo finale. Fra i favoriti sicuramente ci sarà il vincitore dello scorso anno, Tadej Pogacar che partirà con il dorsale numero 1 e Remco Evenepoel, vincitore di due medaglie d’oro alle Olimpiadi di Parigi, senza tralasciare Primoz Roglic.

Tra gli interventi da segnalare quello di Vincenzo Nibali che così si è espresso: “Questa è una corsa che ho sempre amato e sono orgoglioso di averla vinta due volte, nel 2015 e nel 2017. Il percorso è molto difficile, ed esalterà sicuramente le doti di colui che avrà ancora birra in corpo dopo una stagione dura e difficile. Il mio sogno sarebbe vedere un duello finale fra Pogacar ed Evenepoel che, visti i risultati di questa stagione, saranno sicuramente i favoriti”.

Il trofeo, oggetto di restyling per l’occasione, rappresenta le nostre montagne, il cerchio ed il copertone di una bicicletta.

Giovanni Spiranelli