Atalanta – Fiorentina 3-2 (3-2)
ATALANTA (3-4-3): Carnesecchi 6; Djimsiti 5,5, Hien 5,5 (1′ st Brescianini 6,5), Kolasinac 6, Bellanova 6,5, De Roon 6, Ederson 7, Ruggeri 6 (25′ st Zappacosta 6,5); De Ketelaere 7, Retegui 7 (25′ st Pasalic 6,5), Lookman 8. A disp.: 28 Rui Patricio, 31 Rossi; 3 Kossounou, 40 Comi, 7 Cuadrado, 27 Palestra, 6 Sulemana, 24 Samardzic, 10 Zaniolo. All.: Gian Piero Gasperini 7.
FIORENTINA (3-4-2-1): De Gea 7; Martinez Quarta 6, Ranieri 5,5 (36′ st Pongracic), Biraghi 5,5; Dodò 6, Cataldi 6 (29′ st Adli 6), Mandragora 7 (17′ st Richardson 5,5), Gosens 7; Colpani 5,5 (17′ st Ikoné 5,5), Bove 6 (29′ st Sottil 6); Kean 7. A disp.: 1 P. Terracciano, 40 Martinelli; Comuzzo, 22 Moreno, 33 Kayode, 65 Parisi, 9 Beltran. All.: Raffaele Palladino 6,5.
Arbitro: Sacchi di Macerata 7 (Costanzo di Orvieto, Passeri di Gubbio; IV Prontera di Bologna. V.A.R. Doveri di Roma 1, A.V.A.R. Meraviglia di Pistoia).
RETI: 15′ pt Martinez Quarta (F), 21′ pt Retegui (A), 32′ pt Kean (F), 45′ pt De Ketelaere (A), 45’+1′ Lookman (A).
Note: ricordato Emiliano Mondonico prima della partita. Pomeriggio soleggiato, spettatori 22.705, di cui 15.200 abbonati e 1.102 ospiti, per un incasso di 539.246,03 euro. Ammoniti Bove, Hien, Mandragora, Richardson e Zappacosta per gioco scorretto. Tiri totali 13-13, nello specchio 7-5, parati 4-3, respinti/deviati 1-3, legni 0-1. Corner 4-2, recupero 2′ e 4′.

Bergamo – Buona la prima in casa, ed esserla sudata è solo un onore e un dovere. Chiamatela turbodiesel, o multijet. Due volte di testa per tenersi a galla, una su una genialata palla a terra per spuntarla. Sotto due volte su altrettante incursioni in gioco aereo di Gosens a favore di Quarta in tap-in e Kean, l’Atalanta, in ascensore e infine solo di piede, mette il naso finalmente avanti mandando in porta l’intero tridente. Se è Mateo Retegui all’inizio a cavare d’impaccio i nerazzurri in zona gol, al ritorno al Gewiss Stadium 105 giorni dopo con lo stesso avversario di quel 2 giugno, la Fiorentina alla fine cade sotto i colpi anche di De Ketelaere e Lookman, con qualche gol mangiato nella ripresa.

All’ottavo il primo squillo è ospite, con l’ex mancino a tutta fascia a spondare il sinistro di Mandragora entro il vertice contestuale sullo scavetto morbido dell’altro volto noto Colpani, in scia anche a Kean e a un Bove molto mobile, ma Carnesecchi non deve certo ricorrere al miracolo per respingere di pugno. Ma il difensore argentino dei viola è in agguato sugli sviluppi del primo corner della partita, ribadendo in porta da due passi sulla respinta del portiere di casa per dire no proprio al laterale arrembante di tante avventure insieme. Per fortuna di testa i nerazzurri, leggi CDK che corregge senza opposizione la punizione crossata di Ederson dalla destra, svettano anche per riacciuffare il pari a tiro del nuovo vantaggio, Madragora-Gosens in gioco aereo-Kean smarcatissimo al volo da 1 metro, e soprattutto del rischio di crollo con Djimsiti, al rientro con Kolasinac, a lasciarsi scappare l’autore del sorpasso che da posizione defilata apre il destro sul palo esterno. Ci pensa il nigeriano a rimontare entro l’intervallo rientrando da sinistra per bucare retroguardia e portiere sul primo palo sul favore di ritorno dell’Acronimo Fiammingo.

In avvio di ripresa, con Brescianini dentro al posto dell’ammonito Hien e arretramento di De Roon in difesa 4-2 sfiorato al 2′ e al 4′, prima con Bellanova che s’inserisce in traiettoria al retropassaggio mandragoriano trovando la parata decisiva di De Gea e quindi col firmatario del nasino avanti che non chiude bene il secondo triangolo con Retegui. Se l’autore del provvisorio secondo vantaggio toscano scaglia dritto per dritto sui tabelloni retroporta il servizietto dell’autore dell’erroraccio difensivo precedente (5′), ecco il ballo del liscio per non prendere definitivamente il largo dei due terzi di sinistra della frontline atalantina (12′) con scivolone del rioplatense per mandare in controtempo l’ala sinistra. Intorno alla mezzora, s’avvicina nuovamente il poker sporco con De Ketelaere, Zappacosta e Lookman servito a rimorchio da Pasalic, ma De Gea è sempre attento. Al 36′ CDK vede in corridoio ‘Mola che spara alle stelle senza opposizione. Bene così, anche coi cambi per riprendere fiato, perché di là Sottil si limita a cercare i fantasmi da sinistra col piatto opposto invece di provarci e giovedì 19 arriva l’Arsenal.