Novara – Atalanta Under 23 0-3 (0-1)NOVARA (4-3-1-2):
Minelli 6; Ghiringhelli 5,5, Lancini 5,5, Bertoncini 5,5, Agyemang sv (26′ pt Migliardi 5,5); Di Munno 6 (31′ st Basso 6), Ranieri 6 (1′ st Donadio 6), Calcagni 6; Morosini 6; Manseri 6,5 (31′ st Gerardini 5,5), Ongaro 5 (16′ st Ganz 6). A disp.: Negri, Desjarden; Cancola, Riccardi, Brkic, Khailoti, Cannavaro, Koblar, Camolese. All.: Giacomo Gattuso 5.
ATALANTA U23 (3-4-2-1): Dajcar 6; Bergonzi 7, Tornaghi 6,5, Navarro 6; Ghislandi 6,5 (10′ st Del Lungo 6,5), Gyabuaa (cap.) 6,5 (10′ st Muhameti 6), Panada 6,5, Bernasconi 6; Manzoni 6 (35′ st De Nipoti sv), Vavassori 7 (10′ st Cassa 7); Vlahovic 8 (43′ st Alessio sv). A disp.: Zanchi, Bertini; Kraja, Comi, Obric, Fiogbe, Sodero, Idele. All.: Francesco Modesto.
Arbitro: Mazzoni di Prato 6 (Moreo di Molfetta, Rignanese di Rimini; IV Tassano di Chiavari).
RETI: 33′ pt Vavassori (A), 14′ e 30′ st Vlahovic (A).
Note: mezza sera afosa, spettatori 700. Cooling break 24′ pt, 22′ st. Ammoniti Gyabuaa e Bertoncini per gioco scorretto. Tiri totali 10-7, nello specchio 2-4, parati 1-1, respinti/deviati 3-1, legni 1-0. Corner 6-2, recupero 2′ e 3′.
Novara – La apre Vavassori alla seconda di fila, la mette in ghiaccio Vlahovic in contropiede e incrociando l’esterno destro sul palo lontano dopo lo scambio con Bergonzi e il velo di Cassa. L’Atalanta Under 23 si rifà dell’insuccesso casalingo alla prima col neopromosso Alcione andando a violare il “Piola” di Novara sulle ali della prestazione monstre soprattutto del centrattacco ventenne, candidato autorevole a fare le veci di Mateo Retegui in prima squadra in attesa che Gianluca Scamacca guarisca al crociato. Prossimo turno sabato 7 a mezza sera (18.30) ospitando il Trento a Caravaggio.
Al 3′ iniziano bene gli azzurri con la mira comunque alta di Morosini a rimorchio dell’ex di turno Ranieri, ma è la Dea-bis che potrebbe passare in vantaggio all’ottavo con Minelli a salvare in corner sulla penetrazione e tiro del già scatenatissimo serbo a chiusura del triangolo con Vavassori innescato dal colpo di tacco tra le linee. Alle soglie del quarto d’ora l’azione la inizia sempre l’ex Partizan in combutta con Gyabuaa, che poi se la ritrova sul vertice destro per lo scarico a favore di Manzoni, cui è Di Munno a dire di no grazie alla provvidenziale deviazione in traiettoria. Il quarto d’ora e oltre, nondimeno, regalano un paio di brividi che scuotono prima la traversa in direzione incrocio con Calcagni direttamente da calcio di punizione (Manseri, che gliela tocca, è spesso imprendibile) e quindi sul ribaltamento successivo costringono Dajcar a scomodarsi per raccogliere la telefonata dello slalomista Ongaro.
Ci si trascina al cooling break con la saccagnata dalla distanza di Panada, appoggiato dal compagno di linea. Alle soglie della mezzora, invece, Manseri fa perdere palla al futuro rompighiaccio travolgendolo per l’inserimento in corridoio di Di Munno che azzecca la corsa e non la conclusione alzando la mira per evitare il contrasto di Tornaghi. A proposito, il battesimo del fuoco è anche per lui. Tre giri di lancetta oltre, ecco il nasino avanti, controllo perfetto sul la di Ghislandi entrato in campo dalla destra in rifinitura e finta più di pensiero che di corpo per lasciare di sale Ghiringhelli seccando entro il limite il portiere di casa col piattone chirurgico. Al 45′ il pendolino destro anticipa il lungo attaccante novarese sul cross di Manseri.
Se allo scadere del recupero entro l’intervallo a Vanja non riesce la magata dal dischetto di centrocampo a Minelli abbondantemente fuori dai pali, al rientro dal tunnel è nuovamente Ongaro a sprecare allungando la punta della scarpa sinistra senza agganciare né ovviamente infilare il pallone da destra della new entry Donadio. Al 6′ è Navarro a murare il sinistro dell’arma tattica di Jack Gattuso nella ripresa da virata locale a tridente, due minuti e ancora Morosini alza da posizione centrale nella fotocopia del primo tempo.
Non fallisce, invece, il mobilissimo centravanti classe 2004 che approfitta dell’ottima gestione di Cassa della prima ripartenza utile, scavalcando Minelli proteso in uscita grazie al tocco sotto mancino di inusuale potenza. Al 28′ Calcagni viene murato per il corner di Migliardi; a tris consumato, l’assistman per la doppietta di giornata usa il tronco (33′) per impedire il gol della bandiera in semirovesciata del figlio d’arte Simone Ganz su spizzata di Ghiringhelli da calcio d’angolo. Dopo il barcelonista Navarro, braccetto mancino, tocca all’ex vicentino Filippo Alessio che dà il cambio a Vlahovic, il vice Retegui designato vista la panchina con l’Inter venerdì, per la doverosa standing ovation.