Poche le novità, in tema di geografia del pallone, con le cremasche a frapporsi sulla strada delle bergamasche del Girone D e un girone E a tagliare da ovest a est una provincia che parte, idealmente, da Ponte, Paladina e Brembate Sopra spingendosi fino a Sovere. Il girone M passa da a due a tre formazioni orobiche: al confermato Monvico, si aggiungono AIB e Revolutional Carvico, in sostituzione del Calusco salito di categoria.
Nel girone D, un occhio di riguardo spetta al Pumenengo, pronto ad ambire al topo dopo una stagione (più che positiva) votata alle prove generali. In casa Badalasco tiene banco il fatidico amalgama, dopo le massicce novità comportate dal trasloco compiuto dal contingente in quota Arzago. Fara, Fontanella, Fornovo e Uso Zanica vogliono certamente fare molto meglio dello scorso anno, ma di mezzo ci sarà anche una Pagazzanese che, reduce dalla retrocessione, può contare su un potenziale di primissimo piano. Più misurate le ambizioni per Comun Nuovo, chiamato a coltivare una crescita step by step, e per le due matricole della stagione: Or. Cologno e Asperiam. Per quel che riguarda le cremasche, tre collaudate rivali quali Rivoltana, Romanengo e Sergnanese si affiancano a due mine vaganti come Casale Cremasco e Palazzo Pignano.
Nell’attesissimo girone E, tutto passa, o dovrebbe passare, per un’avvincente lotta a tre, comprendente Aurora Seriate, Paladina e Sovere. Occhio però a una “forestiera” dal peso specifico immane, la Pontogliese di Stefano Polini, che sostituisce il Pian Camuno candidandosi per un posto al sole. E poi c’è la Gandinese, che ha cambiato pochissimo, innestando due super garanzie come Scotti, per l’attacco, e Cortinovis per i pali della porta. Sarà, nel complesso, il solito torneo livellato verso l’alto, con numerose contendenti a caccia, primariamente, di un salto di qualità. È questo il caso di Atletico Villongo, Brembate Sopra, Leffe e Ranica, che pure non potranno permettersi di sottovalutare le intenzioni di determinate outsider, come le neopromosse Albano e Nembrese. Più morigerati i propositi delle altre matricole – Lallio, Ponte Calcio e Oratorio Brusaporto – che verosimilmente si giocheranno la salvezza insieme a Mozzo, San Paolo d’Argon e chiunque possa incappare in una partenza a handicap. In Prima, dopo tutto, è fondamentale partire bene e forte, per incamerare il maggior fieno possibile.
Nel girone M, l’AIB ha in canna un sensibile miglioramento e può aspirare a un torneo da piani alti. Lo stesso Monvico, che ha indetto il nuovo corso con Walter Bozzato alla presidenza e Luca Casi in panchina, proverà a confermarsi sugli standard valsi, nel maggio scorso, la prestigiosa cornice dei playoff. Chiude il Revolutional Carvico, realtà che suona persino vintage alla luce della matrice aziendale che connota il suo modo di fare calcio. Al netto dello scotto da pagare con il salto di categoria, non c’è paura nel cuore di chi lotta, anche in termini imprenditoriali, per coltivare la propria ambizione.
Nik