“Le defezioni? Così ho un vantaggio su Carlo Ancelotti. Lui ha i più forti e si fa quasi fatica a descriverne le qualità, io non posso sbagliare formazione…”
. Senza Scamacca, Scalvini, Toloi, Zaniolo e i separati in casa Koopmeiners (“Una vittima che ha subito le pressioni di una manovra scorretta, per lui mi dispiace”) e Touré, Gian Piero Gasperini in vista della Supercoppa di mercoledì sera si lascia andare alla battuta alla vigilia della sfida al Real Madrid. “Sulla carta il pronostico è ancora più chiuso rispetto alla finale di Europa League col Bayer Leverkusen, ma è proprio questa la motivazione più grande – spiega -. Siamo qui a giocare una competizione di un prestigio incredibile con l’orgoglio, la voglia di stupire. I pronostici possono essere anche ribaltati. Metteremo in campo quello che sappiamo fare. Ai miei ho chiesto di fare una grande gara, senza pensare a chi c’è e a chi non c’è”.
Tra chi c’è, scelte obbligate o quasi, leggi ballottaggio De Ketelaere-Retegui accanto a Lookman: “Lasciandomi e lasciandovi il dubbio se giocare a tre punte o con l’uomo dietro, ovviamente. Mateo è pronto: anche se è con noi da poco dopo l’infortunio di Scamacca, comunque in Nazionale ha giocato partite di livello internazionale che lo rendono pronto come gli altri. Ademola è stato tra i primi a riprendere il lavoro in ritiro e come condizione è più avanti degli altri. Imprescindibile per noi, non a caso è lui che ha segnato tutti e tre i gol in finale a Dublino”, prosegue il tecnico nerazzurro.
Lode e onore al collega sull’altra sponda: “La Supercoppa UEFA è importante per me come per lui. Abbiamo fatto il corso a Coverciano insieme, il suo preparatore Antonio Pintus è un mio grande amico. Io allenavo la Primavera della Juventus quando lui allenava la prima squadra – il confronto pieno di stima del Gasp -. Carlo è uno degli allenatori più titolari al mondo, rappresenta l’allenatore vincente ed è un modello. Si fa fatica a citare i punti di forza della sua squadra che ha i giocatori più forti al mondo. Ma i pronostici nel calcio a volte si ribaltano…”. Infine, un saluto a Varsavia: “Bellissima città e stadio che è una platea importante, ci sono tutti gli ingredienti per un grande spettacolo. Noi affrontiamo l’impegno senza paura”.