“Una civica benemerenza era doverosa a chi dà lustro alla nostra città con risonanza planetaria. Il 22 maggio è una data storica che rimarrà nella mente e nel cuore di tutti noi, un sogno celebrato dalla stampa nazionale e internazionale, anche dal NY Times”

. Il presidente del consiglio comunale di Bergamo, Ferruccio Rota, ha introdotto la cerimonia di consegna della Medaglia d’Oro all’Atalanta: “Nel Cielo d’Irlanda abbiamo assistito a un’impresa storica con un gioco spettacolare contro una squadra fortissima, imbattuta da 51 partite, il Bayer Leverkusen. La gioiosa armata del condottiero Gasp, il Colleoni di Grugliasco, ci ha riscattato dalle sofferenze del Covid-19 che ci hanno portato via mamme e papà, persone giovani e meno giovani. I successi sportivi riscattano anche quei drammatici momenti in una ripartenza sociale collettiva. I bergamaschi dicono un grande grazie per l’emozione collettiva suscitata. Il 9 settembre 2019 veniva concessa la cittadinanza onoraria a Gian Piero Gasperini: se poi riuscirà a farci vincere il Tricolore, meglio. Col cuore nerazzurro gonfio di gioia rivolgo un enorme grazie”.

La civica benemerenza della Città di Bergamo è stata assegnata “per celebrare il grande percorso di crescita dell’Atalanta e per esprimere la gratitudine per la vittoria dell’Europa League. La squadra ha contribuito al prestigio della città”.

“Una coppa che è di tutti noi, di tutti i bergamaschi”, ha affermato il capitano Rafael Toloi, che si è schermito. “Ci sono altri giocatori come me che sanno cosa vuol dire indossare questa maglia, come De Roon, Djimsiti, Hateboer e Pasalic: io sono solo quello più vecchio. Uno stagione straordinaria che rimarrà sempre nel cuore di tutti i nostri tifosi. Giusto ricordare anche gli ex compagni che hanno dato il loro cotributo aiutandoci a essere qui oggi, alla famiglia Percassi che fa un lavoro straordinario, a Pagliuca che è arrivato e ha rinforzato la squadra, e a mister Gasperini che ha cambiato la carriera ai chi ha giocato e gioca per lui. Ma soprattutto a tutti i bergamaschi, che nei momenti di difficoltà ci sono sempre stati vicini”.

“Oggi è un compenso al nostro lavoro, abbiamo capito cosa c’è dietro questa squadra, la storia della città. E’ straordinario constatare l’attaccamento, la fede, ciò che rappresenta l’Atalanta per il suo territorio”. Così Gian Piero Gasperini. “Dietro di noi c’è una grande forza, un legame e un senso di appartenenza che mi faccio carico di trasmettere a giocatori che vengono da altri Paesi e altre culture”, ha proseguito Gasperini. “In questi mesi non immaginavamo nemmeno noi i nostri traguardi, ce li siamo costruiti partita per partita. A un certo punto abbiamo cominciato a credere che saremmo potuti salire sempre più in alto. Ci siamo resi conto della felicità enorme dietro di noi, la cosa che ci ha dato più piacere è aver regalato una soddisfazione incredibile alla gente”, ha proseguito il tecnico nerazzurro, commentando la conquista dell’Europa League. “Il più grande successo è stato rendere felice la gente, che ti abbraccia dopo aver vissuto settimane intere per l’Atalanta, sacrificando anche il proprio lavoro per seguirci a Roma e a Dublino. Qualcosa di meraviglioso”, conclude Gasperini.

“Per statuto, ma massima onorificenza civica viene conferita a chi ha dato lustro alla città e l’Atalanta ci ha regalato una grandissima gioia, rendendoci fieri di essere bergamaschi”. Così Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, nell’assegnare la Medaglia d’Oro al club nerazzurro nella sede municipale di Palazzo Frizzoni. “C’è bisogno di eroi che ci riportino all’essenza del calcio al di fuori di denaro, grandi investitori e stipendi d’oro. La conquista dell’Europa League è il successo di squadra di provincia che arriva a grandi risultati attraverso lavoro e passione: esempi che ci restituiscono all’essenza del calcio, come il Leicester, l’Union St-Gilloise e il Calais in Coppa di Francia”, ha continuato il primo cittadino.
“L’Atalanta è Bergamo vestita di neroblù per salire sul tetto d’Europa. Bisogna essere fortunati a esserci in momenti così. C’eravamo tutti, a Dublino, in piazza e nelle case. Questa è una storia che comincia nel 1907 nel ristorante Coreggi a opera di cinque studenti del Liceo Sarpi e continua con la fusione con la Bergamasca nel 1920, accompagnata nei suoi successi come negli insuccessi. Oggi ci ha regalato un sogno che credevamo di non poterci permettere”. Gori ha ironizzato sul suo milanismo:  “Mi rimproverano di non essere nato atalantino: nato a Bergamo, sono cresciuto a Mestre da ammiratore di Gianni Rivera. Sono diventato atalantino quando nell’azienda in cui lavoravo da un giorno all’altro sono diventati tutti milanisti come lo ero io”, scherza il sindaco. Che conclude: “Il legame fortissimo col territorio e il modello di gestione della famiglia Percassi da otto anni s’è saldato col talento rivoluzionario di un allenatore capace di fare la differenza, ovvero Gian Piero Gasperini. Da lì l’Atalanta ha ingranato un’altra marcia ed è diventata di un’altra categoria. I miei due mandati da sindaco si sono intrecciati alle vicende di questa squadra: insieme abbiamo condiviso il percorso dallo stadio, aggiudicato con asta pubblica, all’Europa League”.

“Il nostro grande sindaco tra qualche giorno di lascia. Caro Giorgio, sei fortunato, bravo e intelligente. Sei esploso quando è esplosa l’Atalanta”. Con questa battuta il presidente nerazzurro Antonio Percassi ha ringraziato il primo cittadino in scadenza del secondo mandato, candidato alle Europee. “La forza dell’Atalanta inizia da Zingonia con un personale fantastico, uno schieramento di persone che lavorano duramente consentendoci di raggiungere questi risultati”, ha spiegato Percassi. “Incontro persone che mi abbracciano e piangono dalla felicità, dicendomi che l’Atalanta le ha fatto sognare cambiando loro la vita in meglio anche in famiglia – osserva il vertice societario, che chiede alla squadra il terzo posto, ottenibile vincendo il recupero con la Fiorentina -. Noi abbiamo attività in tanti Paesi e abbiamo ricevuto commenti pazzeschi. La città viene identificata con l’Atalanta. Noi bergamaschi siamo troppo forti. Prepariamoci a domenica, dobbiamo finire bene, c’è un’altra scaletta da fare”. Leggi: ordine tassativo del bottino pieno nel recupero con la Fiorentina, buono per scavalcare la Juventus al terzo posto.

Intervenuto alla cerimonia, anche il co-chairman dell’Atalanta, Stephen Pagliuca, “orgoglioso di essere in questa città in mezzo a gente incredibile. Celebriamo la squadra, i Percassi e lo staff”. Infine, l’amministratore delegato Luca Percassi: “Da bergamasco è un privilegio essere qua. Ringrazio tutti voi ragazzi, giocatori dell’Atalanta. Le fasi del mercato sono situazioni delicate e ognuno di voi ha una storia diversia, ma quello che avete fatto per Bergamo vi rende degli eroi per sempre. La scelta di rinunciare ad altre opportunità vi ha premiato. Un grazie anche alle vostre mogli, fidanzate e bambini, fondamentali e di supporto per i tanti sacrifici nonostante una vita fortunata. La famiglia dà serenità”.