di Simone FornoniCarnesecchi 6:
niente miracoli sul gol, per il resto bene sulle rare uscite richiestegli e tecnicamente una parata non su Vlahovic, smorzato dalla rincorsa di De Roon infortunatosi proprio per questo, ma il controllo sbagliato di Rabiot a rimorchio di Chiesa al 18′.
Djimsiti 5,5: il compagno-perno mette il match winner in fuorigioco di un metro, lui invece non sale. Proseguio da battaglia sfornando addirittura cross al bacio, ma l’errore decisivo pesa sulla valutazione.
Hien 5,5: il duello con Vlahovic lo perde decisamente, anche quando fa la pazzia di restituirgli una mezza sbracciata accompagnandolo con le brutte fuori da campo (14′ st Scalvini 6,5: braccetto che avanza e propone. Non trova gente a disporre).
De Roon 6: non sempre il Riciclato d0Oro di Anfield ripete se stesso nel ruolo che deve ricoprire per la bua di Kolasinac. Ora che se l’è fatta lui, torna il titolare (20′ st Toloi 6: immobile sulla doppietta non imbracciata solo per l’offside. Ma che doveva e poteva fare, lui, catapultato dentro a freddo per causa di forza maggiore?).
Zappacosta 5,5: spinge poco, peccato non veniale quando non è che Iling-Junior sia in vena di fargli sudare sette camicie (14′ st Hateboer 6: subentra nella fase d’assedio senza riuscire a garantire più del compitino).
Pašalić 6: s’inserisce bene, anche se pasticcia col pallone e Gatti fa il vice Perin ribattendogli il possibile pari nel finale di tempo. In situazioni non dinamiche nemmeno si butta. Partita inadatta alle sue caratteristiche proteiformi, perché l’attacco è intruppato (14′ st Miranchuk 6: qualcosina combina, ma il rimorchio da Ruggeri lo sgancia alle stelle).
Éderson 7: recupera e gioca una marea di palloni. Una chance anche per lui, ma Maresca, stasera non certo dagli occhi di lince, vede un fallo di confusione su Danilo. Di Lookman, precisamente.
Ruggeri 6,5: palloni in mezzo a profusione, considerata quant’è foderata la Juve pure sulle corsie, e prestazione gagliarda, tanto che Cambiaso, comunque da calma piatta nella ripresa, per pungere doveva accentrarsi.
Koopmeiners 5,5: gioca in appoggio, spostandosi in continuazione senza concludere di piede, cosa inedita per un tiratore del suo calibro, spegnendosi alla distanza più come lucidità che in termini di energie. Quando usa la testa, sbaglia.
De Ketelaere 5: serata-no e si vedeva. Il gol sbagliato sul rimpallo Koop-Danilo è una sentenza. Mica lo si poteva togliere subito… (1′ st Touré 6: entra e Bremer fa in confusione per la prima e pressoché unica volta. Verso il ventesimo si gira e trova l’ennesimo muro).
Lookman 7: fa tutto lui, praticamente, legno compreso, mettendo palle e duettando con chiunque. Parte terminale, fa molto meglio quando svaria da destra a sinistra, trova corridoi per sé e gli altri. Ma se deve allargarsi, provare, cercare, cantare e portare la croce, chi segna?
All. Gasperini 6: arrischia non tanto De Roon ancora terzo dietro, bensì il triplo cambio all’ora di gioco che in definitiva non sposta gli equilibri, fino alla sgradita sorpresa del crac di De Roon. Vira a CDK punta centrale, ma non va bene e deve concedere la chance a Touré. Gestire una finale è difficile anche per chi le gare secche, almeno quando sono eliminatorie, le azzecca tutte.